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CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – «Dopo un anno dall’insediamento dell’amministrazione a guida Nappi, in seguito ad un grave atto di ostruzione perpetrato dalla maggioranza a danno delle liste di opposizione, queste ultime, ovvero “L’Alternativa con Ianetta Giannotti” e “Viva Castiglione” hanno deciso di abbandonare in blocco il consiglio comunale».
A spiegare il gesto di protesta sono i consiglieri di opposizioni in una nota.
«Un gesto forte, di totale rigetto nei confronti del modus operandi portato avanti dall’amministrazione che, di fatto, non ha consentito all’assise consiliare di lavorare nel pieno rispetto dei principi di partecipazione e di confronto democratico. La decisione, infatti, è stata presa in modo unanime dai consiglieri di opposizione Alfredo Cesario, Ianetta Giannotti, Edoardo Mazzini e Aldo Iavarone dopo che per i documenti relativi al consiglio comunale sono stati inviati la sera precedente la convocazione della commissione, impedendo loro di fatto di poter visionare e studiare attentamente le delibere e di confrontarsi poi con gli uffici tecnici competenti».
«Constatiamo – ha esordito Aldo Iavarone della lista “L’Alternativa con Ianetta Giannotti” – con profondo senso di rammarico, la cattiva fede del sindaco Nappi e dei consiglieri di maggioranza che, con ben otto voti a loro disposizione, possono far approvare qualsiasi atto di consiglio, escludendo il coinvolgimento della minoranza. Crediamo che questi ritardi, che già in passato sono accaduti, e che loro definiscono tecnici, siano in realtà una patetica fuga dal confronto».
Nel successivo intervento il capogruppo della lista “Viva Castiglione” Alfredo Cesario ha precisato: «Sono un uomo di numeri e quando vedo che vengono inviate sei mail con allegate 259 pagine, 36 tavole e 13 relazioni tecniche la sera prima della convocazione della commissione, nella fascia oraria compresa tra le 20 e le 24, questo non sia solo un gesto di mancanza assoluta di cortesia istituzionale, ma un impedimento bello e buono per impedire alle opposizioni di svolgere il proprio lavoro e di assolvere pienamente alle proprie funzioni istituzionali. Senza lo studio approfondito di quelle carte non è possibile portare avanti un’attività politica che rispetti pienamente il mandato ricevuto dai cittadini. Non è tollerabile che vengano spostati i consigli o i punti all’ordine del giorno in modo così superficiale ed in disprezzo dei membri consiliari di opposizione, solo per venire incontro ad impegni o “problemi improvvisi” di assessori o consiglieri di maggioranza. Questo denota un totale disprezzo del lavoro consiliare nella sua interezza».
«Il gesto di abbandonare l’aula rappresenta quindi un appello forte al sindaco affinché, d’ora in poi, segua una condotta istituzionale rigorosa e rispettosa del confronto politico partecipato e, quindi, delle istanze dei cittadini che, attraverso la rappresentanza consiliare, vengono espresse».
«Abbiamo cura del tessuto imprenditoriale – ha ribadito Alfredo Cesario – ed è per questo che certe decisioni, prima di essere prese, devono essere portate all’attenzione di tutti e condivise in modo trasparente. Saltare a piè pari un confronto con chi rappresenta oltre 2000 cittadini castiglionesi, è inaccettabile. Questo la dice lunga sulla totale mancanza di senso istituzionale del Sindaco che, sebbene trovi sempre il tempo per auto celebrarsi, a quanto pare non riesce a pianificarlo per far pervenire alle opposizioni i documenti necessari alla serena condotta del dibattito consiliare».
«Non avremmo mai creduto di doverlo ammettere – concludono nella loro nota congiunta Cesario e Iavarone – ma questa smaccata superficialità, questo approssimativo senso delle istituzioni, oltre che alla cattiva organizzazione ben manifesta dei lavori consiliari oltre a quelli di giunta ci fanno quasi rimpiangere, e non poco, il sindaco Farnetani. Il che è tutto dire».