SCARLINO – È stata una stagione da record quella dei Musei di Scarlino: da aprile a ottobre sono stati 7.500 i visitatori delle strutture museali scarlinesi.
Il percorso per il rilancio e la valorizzazione del patrimonio culturale di Scarlino di cui fanno parte il Centro di documentazione del territorio “Riccardo Francovich” e il Museo archeologico di Portus Scabris, prosegue con risultati estremamente soddisfacenti.
«Un valore aggiunto – spiega l’assessore alla Cultura, Michele Bianchi – è stata la scelta dell’amministrazione comunale e della società Past in Progress, gestore dei musei, di aprire sistematicamente la Rocca Pisana, il monumento principale del Comune, un attrattore per il borgo e per tutto il territorio: le presenze registrate sono state 4.300. La possibilità di vedere la Rocca dall’interno e di godere della vista panoramica sull’intero golfo continua a rivelarsi un’eccezionale attrazione per turisti che decidono di visitare Scarlino, non solo nei mesi estivi. A settembre, per esempio, è stato registrato il doppio delle presenze del 2021, e questo ci porta sicuramente a fare delle valutazioni sulle strategie per il futuro».
Per arricchire l’offerta culturale della stagione 2022, con la volontà di rivolgersi non solo ad un pubblico di visitatori esterni ma anche al territorio e alla stessa comunità di Scarlino, sono state promosse alcune iniziative di divulgazione e condivisione del patrimonio culturale.
«Come la giornata “Rocca a porte aperte”– spiegano dalla società Past in Progress – promossa a fine maggio nell’ambito della manifestazione “Amico museo” della Regione Toscana e accompagnata da una raccolta fondi in aiuto dei musei dell’Ucraina, o ancora “Le notti dell’archeologia” a luglio, dedicate al Portus Scabris e all’archeologia del mare, o le iniziative per “Gli etruschi a Scarlino”, con una giornata di trekking e archeologia sperimentale nell’area archeologica di Poggio Tondo, realizzata grazie al supporto della Regione Toscana».
In occasione poi delle celebrazioni del 19 agosto, una ricorrenza di grande significato per l’intera comunità scarlinese che ricorda la fine del colera durante il medioevo, i Musei di Scarlino hanno previsto l’apertura straordinaria del Centro di documentazione degli etruschi, un altro tesoro archeologico del patrimonio scarlinese, chiuso ormai da anni e che in futuro potrà aggiungere un importante elemento di attrattiva all’offerta culturale e turistica del sistema museale.
«Queste attività – conclude l’assessore Bianchi – hanno avuto un’ottima risposta di pubblico, con la partecipazione di residenti e famiglie del territorio, che hanno potuto scoprire veri e propri tesori della storia millenaria di Scarlino di cui non erano a conoscenza. Questi eventi sono stati anche l’occasione per i Musei di avvicinare gli istituti scolastici dell’area costiera, con i quali sono già stati avviati contatti per sviluppare stimolanti progetti educativi. Accanto alle strategie di sviluppo in chiave turistica, infatti, è ferma volontà dell’Amministrazione comunale e del sistema museale quella di promuovere anche azioni che alimentino l’interesse e il coinvolgimento della comunità, sia nella conoscenza che nella valorizzazione del proprio patrimonio storico e culturale».