ORBETELLO – «Il gruppo consiliare Alternativa Orbetello il 27 ottobre scorso ha presentato una seconda richiesta ufficiale per un’adunanza aperta del Consiglio comunale, riguardante lo stato della laguna e le questioni più importanti che la riguardano: rinnovo dell’accordo tra Regione e Comune, azioni che l’Amministrazione intende porre in essere affinché non si ripeta anche la prossima stagione l’invasione di moscini e ragni o simili e a che punto è l’avanzamento dei lavori di bonifica promessi dalla Regione durante il sopralluogo del 4 luglio scorso. La richiesta di adunanza aperta è stata però nuovamente rifiutata dalla maggioranza con comunicazione del presidente del consiglio Pianelli arrivata in data 8 novembre».
Scrivono così dal gruppo di minoranza consiliare, Alternativa Orbetello, in una nota inviata alla stampa. «Non potendo addurre la scusa dei contagi covid- aggiungono nel testo -, stavolta la motivazione risiede nella non eccezionalità degli argomenti di cui si chiede una trattazione pitica allargata. Importante sottolineare al riguardo che il regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale in vigore, parla di “particolari condizioni o motivi rilevanti di ordine sociale o politico” e non di situazioni di eccezionalità o emergenza, in cui tuttavia potrebbe comunque rientrare l’invasione di moscini e ragni».
«Lo stato di abbandono in cui versa la laguna – prosegue la nota -, l’accordo di programma ormai scaduto da tempo di cui non si sa nulla, i lavori di bonifica promessi dalla Regione sono senza ombra di dubbio questioni rilevanti per tutta la comunità! Riteniamo quindi infondate e pregiudizievoli le motivazioni date per questo ennesimo rifiuto di un confronto aperto e soprattutto allargato. Perché ancora una volta, la maggioranza Casamenti e il presidente del consiglio Pianelli, dimostrano di non conoscere gli strumenti democratici che i consiglieri e la comunità tutta hanno per giungere a conoscenza dei temi che la riguardano profondamente».
«L’adunanza aperta – precisano – ha come caratteristica principale quella di poter coinvolgere nel dibattito non solo la giunta, di cui si conosce già il punto di vista e soprattutto l’inerzia davanti a tali questioni, ma anche i rappresentanti degli altri enti coinvolti nella gestione della laguna, esperti e studiosi dell’ambiente lagunare e non da ultimi i rappresentanti di associazioni di cittadini o di associazioni di categoria, affinché le informazioni siano più complete, tutti i punti di vista siamo presi in considerazione e soprattutto possano essere portate all’attenzione del Consiglio, che da regolamento dovrà tenerne conto in fase di deliberazione, di tutte le istanze che provengono dalla nostra comunità che mai come prima di quest’estate ha subito le conseguenze e i danno di scelte politiche scellerate compiute al chiuso delle stanze senza alcun previo confronto né con la minoranza né con la comunità.
Il presidente Pianelli invita la minoranza ad abbandonare l’idea di un’adunanza aperta, suggerendo di tornare ai consueti strumenti, come interpellanze e interrogazioni».
«Ricordiamo al presidente Pianelli – concludono – che la minoranza ha già presentato nel tempo diverse interpellanze e interventi riguardo lo stato della laguna e ha anche ascoltato ogni volta risposte preconfezionate riguardanti azioni e intenzioni della maggioranza che a ben vedere hanno portato solo a uno stato di abbandono o addirittura a disastri.È quindi comprensibile la richiesta che anche gli altri soggetti coinvolti condividano con la comunità e con tutti i consiglieri, il proprio punto di vista. Perché il sindaco Casamenti e i suoi assessori negano questo confronto allargato? Di cosa hanno paura?»