Così come gli altri settori dell’economia, anche il mercato immobiliare è stato influenzato dal generale senso di incertezza che ha caratterizzato questi anni. La pandemia ha congelato un po’ ovunque le compravendite di immobili, portando le transazioni in Italia a una stasi di circa un anno. Dopodiché, il 2021 è stato un anno di ripresa sia a livello nazionale che in Toscana, con un’inversione di rotta evidente rispetto al 2020. Le nuove incertezze portate dalla guerra in Ucraina, dalla crisi energetica e dall’inflazione in aumento sembrano però aver causato nel 2022 un ulteriore rallentamento del mercato.
Ripresa considerevole dopo l’emergenza sanitaria
Il rapporto stilato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) su dati del 2021 e pubblicato dall’Agenzia delle Entrate mostra chiaramente una netta ripresa delle transazioni dopo la fase più acuta dell’emergenza sanitaria. Il lockdown e le rigide restrizioni del 2020 avevano di fatto congelato il mercato per alcuni mesi, portando in Toscana a un complessivo -8,4% delle transazioni durante l’anno. Nel 2021 si è osservato invece un +35,5% a livello regionale, con differenze notevoli tra le varie province. Guardando ai volumi di abitazioni compravendute, la provincia di Grosseto presenta la crescita più elevata in Toscana con il +62,4%. Seguono Massa al +54,4%, Lucca al +41,4% e Livorno al +40,4%. Le province di Arezzo, Pisa e Pistoia crescono rispettivamente del 37,2%, 32,5% e 31,2%. Notiamo invece un dato di crescita più contenuto e sotto al 30% per Firenze con il +27,8%, Siena con il +25,8% e Prato con il +23,4%. Per quanto riguarda i soli capoluoghi, la crescita in Toscana è leggermente più ridotta ma comunque evidente, arrivando al +31,0%.
È interessante osservare che continua la tendenza all’aumento delle dimensioni degli immobili acquistati, che era iniziata già nel 2011. La metratura media nelle province è di 113 metri quadrati, mentre per i capoluoghi si attesta a 107,9 metri quadrati.
Nonostante la maggiore dinamicità del mercato nel corso del 2021, le quotazioni medie presentano un calo diffuso, in media dello 0,3% per i capoluoghi e dell’1,0% per l’intero territorio provinciale. È utile ricordare che una valutazione immobiliare per la vendita effettuata da un’agenzia specializzata con una conoscenza approfondita del territorio come Rockagent può aiutare a raggiungere la quotazione più appropriata, evitando di perdere soldi a causa dell’inesperienza. Rockagent si caratterizza inoltre per l’assenza di commissioni fisse per i suoi clienti, permettendo di risparmiare una somma notevole anche sui servizi dell’agente immobiliare.
Un rallentamento delle compravendite nel 2022
La rapida crescita delle transazioni vista nel 2021 ha subito un certo rallentamento nei primi mesi del 2022. Tra le cause troviamo certamente la diffusa incertezza portata da fattori come instabilità a livello internazionale, inflazione a livelli elevati e crisi energetica con prezzi dell’elettricità altissimi. Secondo gli analisti, la situazione attuale potrebbe protrarsi nei mesi a venire a causa soprattutto dell’inflazione, che ostacola in particolare coloro che stanno valutando di modificare la propria situazione abitativa attuale. D’altro canto, esiste la possibilità che aumentino le compravendite di immobili come investimento da parte di coloro che vedono nell’abitazione un bene rifugio.
Nonostante il rallentamento del mercato, non si è notata una flessione altrettanto netta delle quotazioni per gli immobili toscani, che sono anzi in aumento rispetto allo stesso periodo nel 2021. La Toscana si posiziona a livello nazionale al quarto posto tra le regioni con i prezzi più elevati. È preceduta dalla Valle d’Aosta, al primo posto, oltre che dal Trentino-Alto Adige e dalla Liguria. Anche Firenze occupa il quarto posto a livello nazionale per le quotazioni immobiliari, dietro a Venezia, Bolzano e Milano.