GROSSETO – Si celebra lunedì 14 novembre la Giornata mondiale del diabete, in ricordo del giorno di nascita del fisiologo canadese Frederick Banting che con l’aiuto di Charles Best scoprì l’insulina, la cui somministrazione permette di superare la carenza dell’ormone prodotto dal pancreas. Da allora milioni di persone sono state salvate grazie a questa straordinaria scoperta, una tra le più importanti della medicina, che nel 2021 ha compiuto un secolo.
La Giornata, lanciata nel 1992 dalla Federazione Internazionale Diabete (IDF) e dall’Organizzazione Mondiale delle Sanità (OMS), in risposta all’incidenza crescente del diabete nel mondo, riconosce il diabete come “malattia cronica, invalidante e costosa che comporta gravi complicanze”. Rappresenta un’occasione per offrire spunti di riflessione su diversi aspetti dei percorsi di cura del diabete. Quest’anno, in particolare, richiama l’attenzione sull’accesso alle cure secondo un criterio universalistico e ugualitario che il Sistema sanitario si impegna a garantire a tutti, nessuno escluso.
Sono circa 250.000 le persone con diabete in Toscana, 16.000 nella provincia di Grosseto, con l’85% rappresentato dal diabete mellito tipo 2, detto anche diabete dell’adulto e caratterizzato da elevati livelli di glucosio nel sangue a causa di una alterazione della quantità e del funzionamento dell’insulina – spiega la dottoressa Loredana Rizzo, direttore Diabetologia del Misericordia e dell’Area Funzionale Diabetologia – Il rischio di sviluppare la patologia aumenta con età, obesità e mancanza di attività fisica, ma viene diagnosticata anche in bambini e adolescenti, proprio in virtù di questi due ultimi fattori. La familiarità gioca un ruolo importante: circa la metà dei diabetici tipo 2 ha parenti di I grado affetti dalla stessa malattia. E’ detto tipo 2 per differenziarlo dal diabete tipo 1, ovvero quello giovanile che nella nostra realtà interessa il 7% dei casi) in quanto si tratta di due patologie distinte per cause, età di insorgenza, sintomatologia di esordio, terapia e possibilità di prevenzione”.
Diverse le iniziative di sensibilizzazione sulla prevenzione nel territorio della Asl Toscana sud est.
Le iniziative della Diabetologia
All’ospedale Misericordia, prevenzione fa rima con donazione: lunedì 14 novembre, dalle 7.30 alle 12, la Diabetologia in collaborazione con il Centro trasfusionale, diretto dalla dottoressa Silvia Ceretelli, ha organizzato una iniziativa rivolta ai donatori di sangue a cui, grazie alla presenza dei diabetologi, sarà proposto uno screening per una diagnosi precoce del diabete: i donatori che si presenteranno (ad accesso diretto o preferibilmente prenotando come di consueto al numero 0564 485325), oltre a donare il sangue, potranno compilare un questionario e nel caso in cui evidenzi una situazione di rischio, saranno invitati a eseguire un semplice test di laboratorio per la misurazione dell’emoglobina glicata e della glicemia basale, con anche la possibilità di una visita specialistica diabetologica gratuita.
“Con questa iniziativa vogliamo identificare precocemente i soggetti a rischio. Purtroppo, molto spesso, la diagnosi di diabete tipo 2 è tardiva e possono essere già presenti complicanze in uno stato ormai avanzato – prosegue Rizzo – Stiamo assistendo a un trend in continua crescita del diabete: l’invecchiamento progressivo della popolazione e lo stile di vita dei paesi industrializzati, caratterizzato da una dieta scorretta che causa sovrappeso e obesità, ha portato nel corso dei decenni all’aumento dei casi di diabete di tipo 2, sia nella popolazione adulta che tra i più giovani. Per tale motivo tutti gli scienziati parlano di una pandemia silente, un’emergenza sanitaria, sociale ed economica ulteriormente aggravata dal Covid. Solo nella nostra struttura, nel corso del 2021, i dati relativi ad nuovi accessi e diagnosi hanno dimostrato un’impennata: più del 10% dei pazienti con diabete tipo 2 e più 4% di adulti giovani con diabete tipo 1. Importante tenere presente che a questi numeri vanno sommati coloro che hanno il diabete ma ancora non lo sanno. Possono passare infatti anche 8-10 anni prima che la malattia si manifesti ed è per questo che la prevenzione, nel caso del diabete tipo 2, è particolarmente importante”.
Le iniziative della Pediatria
A Grosseto particolare attenzione è dedicata anche alla cura del diabete nei giovani, bambini e adolescenti, per i quali esistono percorsi assistenziali dedicati all’interno della Pediatria del Misericordia, diretta dalla dottoressa Susanna Falorni, gestiti da pediatri specializzati nel trattamento di questa malattia. Oltre alla presa in carico clinica, ogni anno la Pediatria insieme all’associazione grossetana AGD – aiuto ai giovani (e adulti) con diabete di tipo 1, organizza iniziative ricreative, viaggi e campi estivi, coinvolgendo i ragazzi diabetici con l’obiettivo di creare un contesto di svago, al di fuori dell’ambiente prettamente di cura, dove si possano confrontare e condividere dubbi e timori per la malattia, ma soprattutto imparare uno stile di vita il più possibile compatibile con il diabete, in modo da non sentirsi penalizzati o limitati nel vivere fasi importanti come l’infanzia o l’adolescenza. Proprio con questo spirito inclusivo e di buona gestione, dal 4 al 6 novembre, 8 adolescenti con diabete dai 14 ai 17 anni, accompagnati dalle infermiere Taisa Romano e Francesca Ambrosi e dalle dottoresse diabetologhe Laura Farmeschi e Cristina Soci, si sono recati a Praga. Finalità del viaggio è stata quella di ricreare una situazione assimilabile ad una gita scolastica. Il viaggio aereo con relativo trasporto di materiale sanitario e farmaci in formulazione liquida e la gestione di orari variabili e di una alimentazione con cibi non consueti e ad orari che a volte possono essere condizionati da fattori anche imprevedibili sono stati i punti educativi chiave che hanno motivato questo tipo di esperienza. I ragazzi si sono gestiti ottimamente in autonomia con la sicurezza di avere accanto persone in grado di aiutarli ad affrontare situazioni non ordinarie e impreviste. Questo tipo di esperienza si è rivelata vincente anche in passato, molto importante per consolidare il legame di fiducia con l’équipe diabetologica.
Per la giornata del diabete è stato organizzato un incontro con le famiglie dei bambini con diabete a esordio recente o troppo piccoli per le iniziative residenziali, alla Fattoria La Principina a Principina a Terra. Sarà presente il team di Diabetologia pediatrica, affiancato dalla pedagogista Rita Roberto e dalla psicologa Lucia Ceccarelli. Il tema sarà “il bambino al centro”, affrontato secondo due percorsi paralleli: uno dedicato ad adulti e genitorialità e l’altro ai bambini. Lo scopo della giornata sarà aiutare i genitori a instaurare una relazione tra di loro e con i propri figli perseguendo un unico obiettivo: il benessere a tuttotondo del bambino e di tutti quelli che ruotano intorno alla sua realtà quotidiana, prima fra tutti, appunto, la famiglia.
“Ringrazio il personale medico e infermieristico del servizio di Diabetologia pediatrica, sempre disponibile ad accompagnare i ragazzi e i bambini con i loro genitori in questo articolato e complesso percorso di cura che mette al centro l’educazione all’autogestione – spiega la dottoressa Susanna Falorni, direttore Pediatria e Neonatologia – Dopo la stabilizzazione dell’esordio nel ricovero infatti, la presa in cura è determinata da visite ambulatoriali, consulenze telefoniche, campi scuola, incontri educativi e un rapporto di fiducia che permette di raggiungere obiettivi di salute importanti”.