MONTEROTONDO MARITTIMO – Con un investimento di 335mila euro il Comune di Monterotondo Marittimo sta rinnovando la rete primaria di teleriscaldamento, con la sostituzione delle vecchie condotte e la messa in posa di nuove tubazioni.
“Un intervento reso necessario dalle continue rotture che si sono verificate negli anni sulle vecchie tubature – spiega il sindaco Giacomo Termine – provocando delle perdite che adesso contiamo di aver superato, con un tratto di rete rinnovata e sicuramente meno soggetta a questo tipo di problemi. La scelta del Comune di Monterotondo Marittimo di investire nella riqualificazione dell’infrastruttura è la conferma di quanto crediamo nel teleriscaldamento come migliore soluzione in termini ambientali e di qualità del servizio. La sostenibilità è un tema a noi caro, su cui ci stiamo concretamente impegnando ormai da diversi anni a Monterotondo Marittimo, con politiche ambientali che vanno nella direzione di incentivare anche l’uso di fonti energetiche rinnovabili da parte delle famiglie non servite dal teleriscaldamento. Argomento divenuto particolarmente attuale in questa fase critica per l’aumento dei costi di gas ed energia”.
Sono già stati realizzati i lavori del primo lotto con la sostituzione completa delle vecchie condotte, nel tratto della rete che va dalla centrale termica, situata vicino al Mubia, fino a via dei Lagoni Boraciferi. Ed è stato completato anche il secondo lotto con la sostituzione completa delle tubazioni nel tratto dalla sottocentrale dei Lagoni Boraciferi, fino a via Antonio Gramsci. Nel 2023 è prevista la sostituzione delle condotte nel terzo ed ultimo lotto, da via Antonio Gramsci fino al centro storico. La progettazione è stata eseguita dall’istituto tecnico associato Ingeo.
“Inoltre, abbiamo stanziato ulteriori 200mila euro – aggiunge il sindaco di Monterotondo Marittimo Giacomo Termine – destinati per la progettazione sul revamping e l’efficientamento energetico, con l’obiettivo di rendere più efficiente l’impianto attraverso l’aggiunta della fonte di calore derivante dalla pompa di Monterotondo 20; analizzare altri sistemi di efficientamento; verificare se è fattibile tenere l’impianto acceso anche in estate per l’acqua calda sanitaria; verificare le modalità tecniche per l’applicazione (prevista per legge) della contabilizzazione a calorie al posto di quella forfettaria”.