FIRENZE – Per il quarto anno consecutivo, il collegio regionale Fiaip (Federazione degli agenti immobiliari professionali) ha presentato, presso la Presidenza della Regione Toscana a Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati, una fotografia sull’andamento del mercato immobiliare dell’intera Regione Toscana relativamente al 2021 e al primo semestre 2022, in una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il presidente nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini.
I dati presentati dalla Federazione degli agenti immobiliari professionali mostrano che nel 2021 in Toscana le compravendite sono aumentate del +35,5% sul 2020. Un trend positivo che si è protratto fino a tutto il primo semestre 2022.
Il mercato immobiliare toscano ha visto una richiesta preponderante di precise tipologie di immobili: si cercano sempre di più abitazioni con determinate caratteristiche, come la presenza di una stanza da utilizzare per l’attività lavorativa o di un terrazzo o un giardino per
godersi al meglio gli spazi all’aperto.
“Il 2021 – spiega il presidente di Fiaip Toscana, Simone Beni – è stato un anno caratterizzato da condizioni stabili e da una economia in ripresa, con l’andamento dei tassi sui mutui che sostanzialmente è rimasto pressoché invariato e ha consentito di sottoscrivere contratti sotto l’un per cento di interesse, in pratica restituendo poco più della somma ottenuta. Inoltre la presenza di immobili in vendita è stata buona, con una ampia possibilità di scelta. Tutti questi aspetti hanno facilitato la realizzazione del desiderio di molti di cambiare casa maturato durante l’emergenza sanitaria, ed è per questi aspetti che nel 2021 abbiamo registrato un numero di compravendite superiore alle aspettative, tornando ai livelli degli anni pre-pandemia”.
“In tutta Italia si sono registrate oltre 710mila compravendite in ambito residenziale, pari ad un +27% rispetto al 2020. Tuttavia, già dai primi mesi del 2022 abbiamo rilevato un peggioramento delle condizioni economiche generali, tra queste l’aumento dei tassi del mercato dei mutui, che ha ridotto la capacità di acquisto delle famiglie, il conflitto bellico in Ucraina, con la difficoltà nel reperire materie prime, e l’aumento dei costi legati alle utenze, in particolare luce e gas. Tali condizioni generali sono variate fin dal primo trimestre, ma fino al secondo semestre non hanno influito sull’interesse verso gli immobili e il numero di vendite si è mantenuto costantemente in aumento con valori stabili”.
“Nel 2022 – conclude il presidente di Fiaip Toscana – ipotizziamo un numero stabile di compravendite, sui livelli del 2021, con valori senza
incrementi evidenti. I tempi tra la messa in vendita e la vendita effettiva si sono notevolmente accorciati anche per una maggior conoscenza del mercato e determinazione a concludere di chi voleva acquistare”.
“I dati presentati oggi da Fiaip Toscana evidenziano due aspetti – ha commentato il presidente Eugenio Giani -. Da un lato registriamo una spinta al mercato immobiliare parallela alla crescita economica della Toscana, stimata intorno al 4% e che sappiamo essere trainante a livello nazionale, che porta il dato delle compravendite ad un +35%. Dall’altro l’aumento dell’inflazione, che si ripercuote negativamente sull’accesso al credito e all’aumento del tasso dei mutui, che rappresentano la via d’accesso principale per chi vuol comprare casa. Non possiamo far altro – ha concluso – che attendere i prossimi mesi e vedere quale delle due prevarrà”.
“La Maremma, e nello specifico la provincia di Grosseto – spiega Serena Badiali, presidente di Fiaip Grosseto -, è un territorio vasto e diversificato, caratterizzato da una costa attraente e da dolci colline, fino alla montagna. Il comune denominatore, in merito sia alle locazioni a canone concordato che alle vendite, è sostanzialmente, ad oggi, la stabilità dei prezzi. La costa continua ad essere la zona trainante, soprattutto per le locazioni brevi, ma anche per la vendita di immobili che, come pregiudiziale, debbono essere dotati di un terrazzo o di giardino. I borghi storici dell’entroterra stanno vivendo una nuova giovinezza, ma solo su immobili il cui valore sia contenuto fra i 1.000/1.200 euro al metro quadro e siano ubicati nel centro”.
“La prestazione energetica, fino a qualche anno fa anche un po’ snobbata, oggi è diventata importante, così gli immobili che dispongono di pannelli fotovoltaici o comunque di energie alternative godono di una preferenza maggiore. Anche nel territorio aperto, nella provincia, si è assistito ad una stabilità dei prezzi che ha interessato anche aziende agricole/vinicole e casali, sempre molto richiesti da una platea internazionale, ma anche da clientela del nord Italia, in forte crescita”.
“La pandemia – conclude Serena Badiali – ha compiuto senza dubbio una rivoluzione copernicana nell’abitare, ed oggi assistiamo ad un incremento di interesse su strutture agrituristiche che, grazie anche allo smart working, polarizzano l’interesse di chi sceglie di vivere in un ambiente naturalistico, quale è la Maremma, continuando il proprio impiego ed aggiungendo l’attività agricolo ricettiva. Il fenomeno del co-housing, un tempo esclusiva di clienti stranieri, oggi si è affermato anche da parte di famiglie italiane, che, per i motivi sopra esposti, sono alla ricerca di una qualità di vita migliore, condivisa con altre famiglie o gruppi di amici. Nell’ultimo semestre si è resa più evidente la scarsità dell’offerta, sia locativa che di compravendita, ma ciò ad oggi non ha influito sui valori”.
Nel Comune di Grosseto i prezzi più alti degli immobili si registrano sul litorale: a Marina di Grosseto le quotazioni vanno da un minimo di 2.400 euro ad un massimo di 4.400 euro al metro quadro, mentre nel centro storico del capoluogo il range di riferimento va da 1.700 a 2.100 euro. Nel resto del Comune, le valutazioni non differiscono di molto tra loro: in località come Braccagni e Roselle vanno da un minimo di 1.400 ad un massimo di 1.900 euro, ad Alberese invece da 1.600 a 1.900, per arrivare a Montepescali dove si scende leggermente arrivando a 900 – 1.100 euro al metro quadro.