GROSSETO – «In questi ultimi giorni, abbiamo potuto rilevare con estremo disappunto i lavori effettuati dal Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud nell’area del diversivo Ombrone, lavori che hanno portato alla pressoché totale eliminazione della vegetazione sia interna al canale che dell’area circostante. Abbiamo notato anche come una simile attività sia stata valutata alla stregua di semplice manutenzione ordinaria, sottovalutando l’importanza in una simile area seminaturale interna alla città» afferma il consiglio direttivo del Gom Gruppo ornitologico maremmano.
«Come evidenziato nel “Terzo Atlante degli Uccelli nidificanti a Grosseto 2019-2020” di Pietro Giovacchini e altri, di cui la nostra associazione ha curato l’indagine conoscitiva e la pubblicazione nell’Aprile 2021, così come nelle due precedenti edizioni dello stesso atlante, sempre a cura di Pietro Giovacchini, l’area del diversivo Ombrone ha rappresentato per oltre 30 anni il principale hot spot della biodiversità ornitica dell’intera città di Grosseto, con ben 32 specie nidificanti (tra nidificazione certa, probabile e possibile) rilevate per il citato periodo 2019-2020».
«Tale ricchezza di biodiversità era senz’altro dovuta alle condizioni di seminaturalità dell’area, che garantivano anche la funzione di corridoio ecologico tra il centro della città e le aree agricole circostanti, ruoli entrambi che questa parte del territorio cittadino non potrà più svolgere a causa dell’eliminazione della vegetazione» prosegue.
«Tra l’altro, qualsiasi motivazione dei lavori legata ad un possibile rischio idraulico non può che essere valutata come pretestuosa, visto che la circolazione delle acque a monte del tratto interessato risulta dismessa da tempo e che l’area stessa non ha più avuto interventi, almeno dal 1980, senza che ciò abbia mai comportato problemi per le circostanti zone della città».
«Oltre a ribadire il rammarico per la perdita di un habitat così importante per gli uccelli e per le altre specie che frequentano la città, evidentemente sottovalutato da chi ha disposto i lavori, ricordiamo anche quanto emerso nel corso del convegno di presentazione del “Terzo Atlante degli Uccelli nidificanti a Grosseto 2019-2020”, svoltosi presso il Polo Universitario di Grosseto il 24/6/2021. In tale convegno, il Responsabile ecologia urbana della Lipu Marco Dinetti e Lorenzo De Luca, dell’Ordine dei dottori agronomi e dei Dottori Forestali di Firenze, così come altri partecipanti, hanno evidenziato l’importanza che studi come appunto un atlante ornitologico dovrebbero avere anche nella programmazione urbanistica di una città».
«Non avendo più la possibilità di recuperare, almeno per il momento, il danno arrecato, auspichiamo che, per il futuro, prima di procedere a lavori che possano avere un simile impatto negativo sulla biodiversità, si tenga conto delle conoscenze scientifiche che sono fortunatamente disponibili».
«In particolare, per l’area del diversivo Ombrone, sia per metterla al riparo da ulteriori interventi distruttivi, che al fine di progettare fin dal 2023 interventi di recupero che possano ridarle il massimo possibile di naturalità, il GOM – Gruppo Ornitologico Maremmano può fornire la propria collaborazione al Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud, per tutte le iniziative che vadano in tale direzione come ad esempio la realizzazione di un percorso educativo e di sensibilità naturalistica urbana. Questo anche alla luce della necessità di incrementare il verde in una città che, pur essendo al centro di un’area naturalisticamente importante come la Maremma, ha meno dell’1% di superficie comunale dedicato al verde pubblico (vedasi capitolo 3 del Rapporto sull’Ambiente Urbano 2019 di ISPRA)».