PITIGLIANO – Un centro per i luoghi santi di Gerusalemme a Pitigliano in nome di La Pira: questa la nuova proposta emersa ieri, venerdì 28 ottobre in occasione del XV seminario a porte chiuse che Prospettive Mediterranee (PM) – socio come la diocesi ed il Comune locali, che hanno ospitato l’evento, della Rete italiana per il dialogo euro-mediterraneo (RIDE) -, ha organizzato coinvolgendo esperti e rappresentanti di varie comunità religiose e nazionali, con la partecipazione anche di Alexandra Valkenburg, Ambasciatrice UE presso la Santa Sede e le organizzazioni ONU a Roma e Tatjana Dordevic, giornalista Al Jazeera Balkans/BBC News in serbo.
Il seminario di Pitigliano – la Piccola Gerusalemme, per due giorni capitale del dialogo culturale e inter religioso – è stato il momento politicamente più complesso ed ambizioso del IV Convegno internazionale e inter-istituzionale “Le Porte del Mediterraneo. La cultura dell’acqua, fonte di dialogo e di sviluppo umano integrale e sostenibile”, nella suggestiva e storica cornice della Fortezza Orsini, che ha ospitato rappresentanti religiosi cristiani, ebraici, ed islamici, diplomatici dal Mediterraneo, rappresentanti UE, ed esperti culturali, che si sono confrontati e ascoltati reciprocamente in un clima disteso e propositivo.
La Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello ha ideato ed ospitato l’evento – realizzato in collaborazione con l’Università di Firenze – Dipartimento di Architettura (DIDA), Comune di Pitigliano e con le Associazioni La Piccola Gerusalemme, PM, e RIDE, Capofila della Fondazione Anna Lindh (ALF) in Italia, e Focal Point italiano UNAOC -, nel contesto della IV Edizione dell’iniziativa annuale inter-istituzionale Euro-Med Pontine Medi-Jer. La due giorni si è svolta inoltre con il patrocinio di: Pontificio Dicastero per la Cultura e l’Educazione, Conferenza Episcopale Italiana (CEI), Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI, per il progetto AskGate affidato all’UniFi-DIDA). Il Progetto-guida della Diocesi di Pitigliano per la promozione umana e culturale nell’area israelo- palestinese (in particolare su Gerusalemme e Betlemme) ha già realizzato dal 2015 tre convegni internazionali e inter-istituzionali ed il gemellaggio con il Patriarcato Latino di Gerusalemme.
Il Vescovo di Pitigliano S.E. Mons. Roncari e il sindaco Giovanni Gentili hanno ricordato la storica presenza di una comunità ebraica perfettamente integrata con il resto della popolazione locale come esempio concreto di dialogo, amicizia e possibile convivenza tra famiglie che hanno diverse tradizioni culturali e religiose, lanciando da Pitigliano, con l’ispirazione di Giorgio La Pira, un chiaro messaggio di pace, anche alla luce del terribile conflitto in Ucraina, ai partecipanti, tra cui il Direttore della Lega Mondiale Musulmana S.Em. Dr. Abdul Aziz Sarhan, l’Ambasciatore di Israele presso la Santa Sede S.E. Raphael Shutz, ed il Rabbino Josef Levi, docente presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale di Firenze, il quale in conclusione ha presieduto la preghiera di Shabbat nella Sinagoga di Pitigliano con gli ospiti del convegno, dopo oltre sessant’anni di assenza delle celebrazioni per il sabato.
Il pomeriggio del 27 ottobre oltre 150 giovani hanno aperto il convegno, radunati dagli UPG delle diocesi di Pitigliano e Grosseto, si sono uniti per ascoltare e dialogare con il patriarca latino di Gerusalemme S.B. Mons. Pierbattista Pizzaballa, e con il console generale di Gerusalemme S.E. Giuseppe Fedele, per conoscere e riflettere a più livelli sulla situazione a Gerusalemme e in generale nel Medio Oriente. In questa occasione il Vescovo Roncari ha anche lanciato la proposta ai giovani di convergere in un gemellaggio sociale e culturale – ma non solamente ideale – con le tre principali comunità abramitiche in Terra Santa (cristiani, ebrei, e mussulmani), invitandoli ad una partecipazione concreta sulla proposta che S.S. Papa Francesco ha lanciato con l’enciclica Fratelli Tutti, facendo esperienza di una “fraternità aperta, che permette di riconoscere, apprezzare e amare ogni persona al di là della vicinanza fisica, al di là del luogo del mondo dove è nata o dove abita” (n. 1).
La mattina del 28 ottobre Don Marco Monari, direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi che ha curato l’evento, i lavori del convegno. Quindi la professoressa Cecilia Luschi (UniFi-DIDA) – con la partecipazione della professoressa Elisabetta Boaretto del Weizmann Institute of Science e del professor Dan Bahat, archeologo e presidente della Dante Alighieri di Gerusalemme – ha illustrato i sorprendenti risultati dell’ultima campagna di scavo e studio della missione archeologica MAECI ad Ashkelon (AskGate), dove la Diocesi (Ufficio Beni Culturali) ha svolto anche un ruolo di consulenza, e ha reso noti i risultati delle indagini nell’ipogeo della chiesa di Santa Maria a Sovana, con un ologramma esposto nel museo diocesano di Palazzo Orsini, sempre a cura del DIDA e dei giovani ricercatori e dell’INGV. Giammarco Piacenti (Presidente della Piacenti S.p.A.) con Alessandro Fichera hanno presentato i lavori di restauro nella Basilica della Natività di Betlemme, affermando l’Italia e la Toscana come eccellenze nel mondo in materia.
Nel primo pomeriggio, nel corso di una tavola rotonda per facilitare il dialogo culturale e inter-religioso sull’acqua come fonte indispensabile di vita e dono di Dio, attraversando ogni aspetto umano, in considerazione dell’enciclica Laudato Sii di S.S. Papa Francesco, anche alla luce delle attuali problematiche di pace, libertà religiosa e sviluppo umano integrale, il moderatore Enrico Molinaro (Presidente di PM e Segretario Generale della RIDE) – dopo aver stimolato e sollecitato il dibattito, con la partecipazione tra, gli altri di: Almotaz Abadi, Vice Segretario Generale dell’Unione per il Mediterraneo (UpM); Luciano Pezzotti, Ambasciatore d’Italia in Giordania; Paola Berardino, Prefetto di Grosseto; Leonardo Marras, Assessore della Regione Toscana; Claudio Pace, coordinatore Gruppo Fede, Scienza e Arte, Assisi nel Vento; Don Luca Franceschini, Direttore dell’Ufficio Nazionale Beni Culturali della CEI, Don Giuliano Savina, Direttore dell’Ufficio Ecumenismo e Dialogo interreligioso della CEI – ha lanciato un appello al nuovo governo italiano perché riattivi, eventualmente coinvolgendo anche il Ministero dell’interno, i tavoli di consultazione inter-ministeriali ed inter-istituzionali internazionali con la partecipazione della società civile per coordinare le migliori energie del Sistema Paese su temi così delicati in cui l’Italia può esprimere pienamente il proprio ruolo di leadership culturale e di modello di convivenza nel Mediterraneo.