FOLLONICA – «Il Partito Democratico di Follonica esprime sconcerto per l’esclusione di Follonica e dei comuni del Golfo di Follonica dal memorandum allegato all’autorizzazione per il rigassificatore che sarà ospitata nel porto di Piombino per tre anni».
«Se il memorandum è meramente un atto politico di indirizzo della Regione Toscana – afferma il Pd in una nota -, e lo è visto che non c’è nessuna sottoscrizione o condivisione formale da parte del vecchio governo Draghi o del nuovo governo Meloni, risulta ancor più evidente quanto l’esclusione dei comuni del Golfo pesi come scelta ben definita e non condivisibile».
«Se Follonica non è stata inserita nel memorandum perché non facente parte del gruppo dei comuni riconosciuti nell’area di crisi industriale complessa, ci chiediamo perché questo tema sia emerso solo oggi, ad approvazione avvenuta e non durante l’estate, quando l’amministrazione comunale, pur mantenendo ferma la posizione di forte critica alla scelta del governo Draghi e di contrarietà all’impianto nelle acque del Golfo, ha chiesto di poter sedere ai tavoli regionali insieme ai comuni della Val di Cornia e di potersi inserire nel percorso che avrebbe portato la Regione a stilare il proprio memorandum, senza mai ricevere un diniego. In quelle settimane di fitti confronti, mai Follonica è stata esclusa, ed anzi, con buona pace del consigliere Massimo Di Giacinto che dopo mesi di silenzio ha iniziato ad occuparsi di rigassificatore questa settimana, ha avuto positivi riscontri circa le proposte progettuali sottoposte alla Regione, come ad esempio quella sul taglio delle bollette anche per i follonichesi».
«È possibile, visto che il memorandum è una dichiarazione di intenti e non un atto vincolante, che il Governo in carica non ne accetti i termini o che li accetti in parte, magari limitando le risorse statali al solo comune di Piombino (unico comune amministrato da FdI): per questo è ancor più grave e inaccettabile che sia stata la Regione Toscana ad escludere Follonica, dopo l’intenso dibattere estivo. Si sarebbe potuto banalmente e andando oltre i formalismi, inserire un addendum che esplicitasse la volontà della giunta regionale di allargare il perimetro del documento a Follonica e Scarlino. Adesso, ad autorizzazione firmata, la forza contrattuale della Regione Toscana è molto scarsa nei confronti di un Governo e di una società, Snam, che nel caso del rigassificatore di Ravenna hanno visto subordinarsi il sì della Regione a determinate condizioni».
«Non solo, un’esclusione peraltro non preannunciata, neanche telefonicamente, che non può che ritenersi un errore poiché il mare non ha confini e perché i cittadini e gli imprenditori follonichesi nonché l’immagine di Follonica quale perla del turismo toscano, sono e saranno fortemente penalizzati dal posizionamento della nave rigassificatrice nel golfo di Follonica molto di più di quanto non lo siano altri comuni del livornese inseriti nel memorandum solo per una questione da sigla di targhe automobilistiche».
«È stato un errore, quello della Regione, che ha fatto passare il messaggio che il nostro sia un territorio periferico, verso il quale a Firenze si ha scarso interesse, laddove, invece il ruolo del commissario straordinario sarebbe dovuto essere quello di mediazione con il territorio, a garanzia del sistema socio-economico delle aree territoriali. Il Golfo vive una crisi industriale profonda che dura da ormai molti anni e il rigassificatore rischia di mettere a dura prova anche l’industria alternativa (agricoltura e turismo) non certo della sola Piombino».
«Contemporaneamente, in Parlamento, i parlamentari toscani del Partito Democratico presentavano una proposta di legge sul rigassificatore, inserendo anche Follonica e Scarlino nell’area di interesse del rigassificatore, verso la quale lo Stato deve farsi carico degli investimenti necessari alla riduzione delle bollette e alla realizzazione di impianti di produzione da fonti rinnovabili. Si è arrivati a questa proposta dopo un proficuo confronto con il Partito di Follonica e non possiamo che sostenere questa proposta, per la quale ringraziamo i nostri parlamentari, che speriamo venga calendarizzata a breve ottenendo il sostegno trasversale del Parlamento. Non si può, infatti, pensare di poter rappresentare un territorio, se poi se ne esclude sistematicamente una parte».