ORBETELLO – “Mentre Orbetello viene tirato a lucido in vista di Gustatus, la Laguna continua a soffrire e del suo destino si continua a non sapere nulla. Soprattutto niente viene detto riguardo le due questioni più importanti: il rinnovo dell’Accordo di programma sulla gestione della Laguna tra Regione e Comune e lo stato di avanzamento degli impegni presi dalla Regione durante il sopralluogo del 4 luglio scorso.
Gruppo Alternativa ha quindi deciso di chiedere notizie ufficialmente a entrambi gli Enti – spiegano dall’opposizione -: alla Regione, con la richiesta che segue, inviata all’assessora Monia Monni e per conoscenza anche all’assessora Stefania Saccardi: al sindaco Andrea Casamenti e al consigliere delegato alla Laguna Roberto Berardi, chiederemo tramite interpellanza. Rivolta alla maggioranza anche una nuova richiesta ufficiale di Consiglio comunale in adunanza aperta. Gustatus ci salva certamente dal rischio che venga addotta nuovamente la scusa Covid”.
Di seguito – in corsivo – la lettera inviata dai consiglieri comunali di Alternativa Orbetello a Monia Monni, assessore regionale all’Ambiente, e Stefania Saccardi, assessore regionale all’Agricoltura.
Alternativa Orbetello, gruppo consiliare di minoranza nel comune di Orbetello, intende farsi portavoce della preoccupazione riguardo lo stato di salute della Laguna di Orbetello.
Come noto, l’accensione ritardata delle idrovore, le zone anossiche e le conseguenti morie avvenute durante i primi mesi dell’estate, l’invasione di moscini che ha determinato un disastro economico per l’intera comunità in particolar modo per gli operatori del turismo, e l’attuale invasione di ragni, sono tutti chiari segni del preoccupante stato di salute in cui ormai da anni versa l’ecosistema lagunare.
Nel sopralluogo regionale del 4 luglio presso i Pescatori, sono stati presi degli impegni chiari riguardo interventi strutturali che soli possono assicurare uno stato di benessere duraturo sia per la Laguna che per la comunità che da essa dipende. Escavazione dei canali, sostituzione della flotta destinata alla bonifica perché obsoleta, costosa e inefficace nel dragaggio, perfezionamento del sistema di controllo Arpat dimostratosi inefficiente, controllo degli sversamenti presenti in alcuni punti della Laguna, sono le prime azioni da compiere se vogliamo sottrarre la sopravvivenza della Laguna alla sola benevolenza delle condizioni atmosferiche (venti e temperature), mutevoli e sempre meno favorevoli visti i cambiamenti climatici in atto su scala mondiale.
Senza contare l’annosa e determinante questione della bonifica della Ex-Sitoco e la progettazione di un sistema di recupero e riciclo delle alghe, che coinvolge il destino del sito per lo smaltimento previsto a Patanella e ormai in totale stato di abbandono.
Mettere in sicurezza la Laguna deve essere una priorità e permetterebbe di utilizzare in senso sostenibile della Laguna anche con finalità sportive e turistiche, capaci di operare quella preziosa de-stagionalizzazione che ogni territorio a vocazione turistica ricerca. Non da ultimo permetterebbe finalmente alla comunità che abita le sue sponde, di progettare il proprio futuro con un accettabile margine di certezza, cosa non di poco conto, soprattutto pensando ai giovani.
Detto questo, chiediamo a che punto sono le consultazioni, gli atti e i progetti riguardanti gli impegni assunti durante il sopralluogo di luglio scorso. Perché qualunque intervento, per esser efficace già nella prossima stagione estiva, deve essere portato avanti ora, durante il periodo autunnale e invernale. Siamo consapevoli del grande sforzo condotto finora della Regione, nel prendersi carico in modo esclusivo di una gestione che invece a nostro parere dovrebbe vedere un maggior equilibrio nella divisione delle competenze tra enti responsabili della Laguna, quindi stato, regione e comune. E anche riguardo questo, siamo a richiedere informazioni riguardo il rinnovo dell’accordo in essere tra Regione e Comune.
Durante il sopralluogo la Regione ha manifestato la volontà di restituire al comune gran parte delle competenze nella gestione dell’ambiente lagunare assicurando comunque la copertura economica necessaria, ma al contempo sappiamo che il Comune è disposto a prendere in carico solo le decisioni riguardanti l’accensione delle idrovore.
Nonostante le passate interpellanze da noi presentate in Consiglio comunale, non è stato possibile fare chiarezza neanche riguardo questo punto e nessuna comunicazione ufficiale è pervenuta dal Comune.