SCARLINO – Il sindaco Francesca Travison ha partecipato oggi, mercoledì 26 ottobre, alla manifestazione promossa dai lavoratori della Venator per bloccare la procedura messa in atto dall’azienda che prevede il licenziamento di 41 dipendenti.
«In questi mesi – spiega il primo cittadino di Scarlino, Comune sede d’impianto – abbiamo lavorato per mantenere stabile il livello occupazionale dell’azienda e per salvaguardare l’indotto, una componente importantissima per l’economia del nostro territorio».
«La questione dello stoccaggio dei gessi rossi va avanti da anni eppure adesso viene utilizzata per avvallare un piano di esuberi che metterebbe in crisi tutta la provincia. Dietro ad ognuno dei 41 dipendenti che rischiano di perdere il lavoro ci sono famiglie che, da questa scelta aziendale, sarebbero colpite duramente. Non possiamo permetterlo. Ad oggi, Venator ha molti progetti in ballo che potrebbero trovare l’avvallo degli enti superiori garantendo un piano di sviluppo a lungo termine: penso all’approvazione di questi giorni del Piano di caratterizzazione richiesto da Arpat, ma anche alla Conferenza dei servizi che andrà a valutare le soluzioni per lo stoccaggio dei gessi rossi».
«C’è la volontà delle istituzioni locali, provinciali e regionali, di assicurare ai lavoratori il loro posto di lavoro. Non capiamo quindi perché l’azienda non attivi gli ammortizzatori sociali in attesa della conclusione dei procedimenti in atto: così facendo non solo si colpiscono 41 lavoratori ma nel contempo si rischia di perdere professionalità importanti, proprio come sta accadendo in questi giorni, professionalità poi difficili da ritrovare e reinserire nell’organico. Lunedì 7 novembre saremo in Regione con le altre istituzioni del territorio per ribadire la nostra contrarietà ai licenziamenti: invitiamo ancora una volta l’azienda a bloccare il procedimento e ad attivare le misure messe a disposizione dallo Stato per garantire l’occupazione».