GROSSETO – Anche i Giovani imprenditori di Cna Grosseto hanno partecipato a Cna Next, l’evento che si è tenuto a Milano lo scorso fine settimana per parlare dei temi di interesse delle giovani imprese di Cna.
“Un’occasione importante di incontro e confronto – commenta Michele Agostini, il presidente dei Giovani imprenditori di Cna Grosseto – molto utile per chi, in questo momento, fa impresa nel nostro paese. Abbiamo deciso di chiedere con forza alla politica di contribuire a portarci verso la transizione ‘giusta’, ovvero di aiutare le imprese a migliorare dal punto di vista della sostenibilità ambientale e sociale”.
Dai dati raccolti per questa edizione di Cna Next, grazie a un’indagine condotta tra più di mille imprese associate, infatti, emergono aspetti molto interessanti: per il 73,4% delle piccole imprese è necessario svolgere un ruolo attivo verso la sostenibilità e l’82,4% si dice convinto che nel mondo del prossimo futuro non ci sarà spazio per coloro che non coltiveranno la dimensione della sostenibilità ambientale e sociale.
Con riferimento alla sostenibilità, oltre un’impresa su due ha realizzato interventi, in tema di formazione e welfare aziendale, per migliorare il rapporto con i dipendenti. Al secondo posto arrivano le soluzioni per l’efficientamento energetico, con il 44,5% del campione intervistato. Solo l’11% delle imprese non ha attivato alcun processo per rafforzare la propria sostenibilità. Sul tema energia soltanto il 16,5% delle imprese intervistata ha installato impianti da fonti rinnovabili, ma più della metà è intenzionata a farlo nel prossimo futuro.
“Dall’incontro tra i giovani – continua Agostini – sono emerse una serie di proposte che presentiamo alla politica, per favorire la transizione ecologica e sociale delle piccole e medie imprese, secondo il principio della ‘transizione giusta’. Adesso serve un cambio di passo, anche alla luce delle difficoltà crescenti che in questi ultimi mesi le imprese hanno conosciuto, e che mettano al centro la formazione, la finanza sostenibile, la fine della burocrazia come ostacolo alla transizione delle Pmi e un sistema di incentivi per premiare i percorsi di transizione e riqualificazione”.