LIVORNO – Sassi contro l’autobus che riportava a casa i tifosi del Grosseto calcio dopo la partita contro il Livorno. Una vera e propria aggressione quella subito dalla tifoseria maremmana.
«A seguito di quanto avvenuto al termine della partita Livorno – Grosseto, con il lancio di sassi all’indirizzo dell’autobus, che è stato danneggiato, senza per fortuna nessuna conseguenza per gli occupanti del mezzo, l’Us Grosseto 1912, si dissocia e condanna ogni forma di violenza, esprimendo la propria vicinanza e solidarietà ai tifosi aggrediti oltre che ribadire come certi episodi niente hanno a che fare con il calcio e lo sport» afferma la società biancorossa.
«Quando ho saputo dell’aggressione è stato un sollievo, per me e per la società, che non ci siano stati feriti fra i nostri tifosi» commenta il presidente, Salvatore Guida, che aggiunge «La società e io stesso condanniamo ogni tipo di gesto violento e siamo vicini ai tifosi, che hanno subito l’aggressione, nella speranza che episodi di questo genere non si ripetano in futuro, oltre a sottolineare il comportamento corretto tenuto dalla nostra tifoseria, prima, durante e dopo la fine della gara».
Solidarietà viene anche dal sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna e dall’assessore allo sport Fabrizio Rossi «Esprimiamo massima solidarietà ai tifosi del Grifone, che ieri – nonostante durante il match disputato a Livorno non vi fossero state particolari tensioni tra tifoserie avversarie – si sono trovati a vivere una situazione spiacevole, oltre che pericolosa. Fortunatamente nessun ferito tra gli occupanti del bus colpito dal lancio di sassi durante il rientro. Il pullman Tiemme – all’autista e all’azienda allarghiamo il nostro sentimento di vicinanza – ha quindi proseguito il suo percorso, facendo ritorno a Grosseto. Stigmatizziamo fermamente questi episodi violenti, lo sport deve essere veicolo di ben altri valori».
Solidarietà ai lavoratori Tiemme viene da Rita Bernardini, consigliera del Partito democratico: «Oltre alla preoccupazione per chi poteva essere anche stato ferito dall’atto vandalico che ha visto come protagonista un autobus da noleggi dell’Azienda Tiemme che si trovava in servizio domenica scorsa, a cui va la mia vicinanza, non si può tacere e pertanto in questo caso esprimere vicinanza e sostegno a quella categoria di lavoratori che quotidianamente svolge un lavoro di alto impegno e responsabilità, ossia il lavoro dell’autista o meglio detto conducente».
«Purtroppo episodi come questo rientrano in un quadro generale che stiamo vivendo, una società violenta . Il personale viaggiante si ritrova sempre di più a vivere questo fenomeno dilagante delle aggressioni sia fisiche che verbali. Il conducente che sia esso di linea o da noleggio svolge quotidianamente un lavoro di responsabilità. A lui sta l’attenzione, la prontezza e la responsabilità sulla strada quando col suo mezzo pesante mediamente di 12 metri con una capienza media di 50 persone si sente ed è responsabile di vite umane che trasporta».
«Sempre di più si sente parlare di questi episodi in cui la professionalità dell’autista ed il suo lavoro sono intimati da aggressioni ed atti vandalici. È pertanto chiaro che i primi a rimetterci sono i lavoratori, perché in prima linea, ma la realtà è che l’intera collettività sta subendo il problema. Il lavoratore subisce i danni in prima persona, ma le conseguenze sono per tutti, per le aziende proprietarie dei mezzi come in questo caso e per la collettività. L’episodio che è accaduto domenica scorsa all’autobus di Tiemme poteva trasformarsi in una tragedia. Una tentata strage oserei dire. Mi metto dalla parte dei lavoratori delle aziende di trasporto sia pubblico che privato. A lavoratori che come tanti di noi la mattina si alzano per fare il proprio dovere ma a chi viaggia per la strada va una responsabilità doppia. Sostengo ai lavoratori e all’azienda vittima di questo brutto episodio» conclude la nota.