BAGNO DI GAVORRANO – “Dagli spazi alle persone. Nuovi cantieri per fare comunità”, è questo il nome del progetto di welfare sociale presentato stamattina in sala consiliare del municipio alla presenza di Andrea Biondi, sindaco di Gavorrano; Alessandro Fabbrizzi, presidente circolo Arcinprogress; Piero Bettaccini dell’associazione cacciatori; Tiziana Tocco dell’associazione La Quercia; Anna Di Dioniso, vicepresidente associazione Auser e Marco Berni di Codesign Toscana.
Il progetto, vincitore del bando Far Maremma 2022 per un importo di 250mila euro complessivi prevede interventi strutturali sulla Casa del Popolo, il parco pubblico di Bagno di Gavorrano e gli impianti dell’associazione Auser.
In particolare si prevede una riqualificazione strutturale della Casa del Popolo, con la creazione di spazi adatti alle attività, la creazione di una biblioteca per bambini e adolescenti, la realizzazione di un archivio, la messa in sicurezza della pista da pattinaggio, degli spogliatoi e della sala prove per le attività di molte associazioni del territorio.
Sul parco pubblico si prevedono specifici interventi per dotare il parco di giochi totalmente accessibili e riqualificare tutta l’area verde e la vasca pubblica, consentendo alle molte famiglie e bambini di tornare a fruire di uno spazio sicuro, decoroso e funzionale anche per bambini con disabilità.
Infine l’intervento sull’Auser mira a riqualificare l’area verde di pertinenza dello stesso, alla costruzione di un bocciodromo e al rinnovamento della cucina dell’Auser.
«Il progetto – ha spiegato il primo cittadino – è stato prima di tutto un lavoro di progettazione collaborativa da parte di moltissimi attori locali della frazione di Bagno di Gavorrano. Partiti dalla consapevolezza diffusa che molti dei centri nevralgici di aggregazione tradizionali non riescono più ad essere luogo di costruzione di comunità e welfare sociale, l’idea che sta alla base della proposta è quella di restituire alla comunità gli spazi cardine: la Casa del Popolo, il parco pubblico e l’Auser, della comunità stessa, luoghi che in questo momento sono solo parzialmente utilizzabili e che invece sono stati individuati, anche nel piano urbanistico, come punti strategici per il Comune di Gavorrano per favorire coesione, partecipazione, relazioni interculturali e intergenerazionali».
«La domanda e sfida progettuale che ha guidato il partenariato, composto da 20+ partner locali tra diretti e indiretti, nel processo di elaborazione della proposta è stata: come possiamo rinnovare e integrare centri di aggregazione strategici e riconosciuti nella storia di Bagno di Gavorrano, al fine di promuovere forme di innovazione sociale che abilitino nuova partecipazione»?
Per rispondere a questa domanda e sviluppare il progetto, il Comune e i partner diretti si sono affidati al supporto di Codesign Toscana, organizzazione no-profit con esperienza pluriennale nel coordinamento di percorsi di co-progettazione utilizzando approcci e metodologie mutuate dal mondo del design e della ricerca sociale. Il percorso di coinvolgimento degli attori territoriali è iniziato lo scorso aprile con un primo sopralluogo negli spazi della Casa del Popolo di Bagno di Gavorrano dove è emersa la necessità di ripensare una gestione della CdP in ottica collaborativa e un’animazione integrata del territorio di Bagno. Da qui, si è dato vita ad un processo di ascolto e co-progettazione con focus particolare, da un lato, sulla mappatura degli stakeholders al fine di individuare i partner indiretti e sostenitori, dall’altro, sui bisogni e aspettative delle diverse categorie di cittadini/e per proporre interventi centrati sulle loro necessità specifiche.
Gli interventi che verranno finanziati sui tre luoghi sono stati concepiti come interventi abilitanti e generativi di innovazione e integrazione sociale e culturale; infatti, grazie alla partecipazione dei partner indiretti, sono già stati immaginati eventi e attività trasversali sui tre luoghi, capaci di animare l’intero Comune e coinvolgere la totalità della comunità grazie ad attività pensate per grandi e piccini, cene, corsi di musica, danza, teatro, occasioni conviviali, cinema all’aperto, tornei e molto altro.
«Il tematismo principale scelto – conclude Biondi -, è quello relativo alle comunità di rigenerazione territoriale, poiché grazie al rinnovamento degli spazi le comunità saranno nuovamente chiamate a valorizzarli, animarli, curarli come bene comune. Il progetto però consta anche di tematismi secondari, grazie infatti agli interventi su vaste aree verdi, al ruolo cardine del tema della conservazione e trasmissione della memoria, e ai temi dell’accoglienza accessibilità e inclusione come filo conduttore che animerà tutti gli interventi. Inoltre la strategia di coinvolgimento ha visto integrarsi una fase di ricerca desk reperendo documentazione relativa al piano urbanistico e strutturale di Gavorrano, nonché un’analisi demografica sulle quali è stato impostato il concetto di “Dagli spazi alle persone”».