GROSSETO – La vostra casa è fredda anche quando il riscaldamento è acceso? Sentite dei fastidiosi spifferi anche con le finestre chiuse e non sapete da dove provengono? Probabilmente allora dovrete controllare i cassonetti delle tapparelle, soprattutto se sono vecchi. La nostra consueta rubrica sul risparmio energetico, realizzata in collaborazione con il progetto europeo HACKS (www.topten.it), si occuperà oggi di come migliorare l’efficienza degli avvolgibili. Quelli di vecchia concezione, infatti, sono dei veri e propri “ponti termici”, cioè punti debole nelle difese delle nostre case contro il freddo invernale. I vecchi cassonetti, infatti, sono fatti di un sottile strato di legno, hanno molte aperture e non sono isolati. In sostanza mettono direttamente in contatto l’aria fredda dell’esterno con quella calda dell’interno creando forti dispersioni di energia.
Come risolvere il problema? Il sistema migliore sarebbe sostituirli, ma questo può risultare estremamente costoso e conviene farlo se si decide di sostituire tutti gli infissi. Altrimenti, si può intervenire con un semplice intervento di bricolage.
Scopriamo insieme come fare:
• Eliminare i fori. La prima cosa da fare è verificare che il cassonetto non abbia fori nelle giunture, verso l’esterno o verso l’interno (ovviamente i fori funzionali al funzionamento della tapparella non devono essere toccati!). I fori, se presenti, vanno riempiti (ad esempio con schiuma poliuretanica), in modo da evitare inutili dispersioni. Una menzione a parte merita il foro di fuoriuscita della cinghia della tapparella: esso costituisce un motivo di dispersione piuttosto importante e di non facile soluzione, ma su internet è possibile trovare alcune aziende specializzate (prevalentemente tedesche) che producono placche speciali che consentono di azzerare quasi totalmente la fuoriuscita di aria.
• Assicurarsi che ci sia spazio sufficiente per isolare il cassonetto. Per farlo occorre misurare la distanza che separa la tapparella quando è totalmente arrotolata dalle superfici interne del cassonetto. Si deve innanzitutto aprire lo sportello frontale del cassonetto e poi, con l’aiuto di un metro, misurare i millimetri che separano la tapparella dalla parte frontale (cioè l’interno del coperchio del cassonetto), dalla parte superiore del vano della tapparella; dalla parte inferiore del vano della tapparella; dalle due parti laterali del vano della tapparella. In base alle misure dovrete procedere a scegliere lo spessore giusto dell’isolante da utilizzare.
• Acquistare l’isolante giusto. Su internet o nei negozi di bricolage è possibile acquistare molte tipologie di isolante. È importante sceglierne uno del giusto spessore, affinché possa entrare nel vano del cassonetto, senza interferire con la tapparella. Quelli più comuni sono venduti in rotoli e hanno generalmente uno spessore tra 1 e 2,5 cm, ma si possono trovare isolanti anche più sottili, di pochi millimetri di spessore.
• Sagomare e montare l’isolante. Una volta acquistato l’isolante esso va sagomato al fine di posizionarlo nel vano della tapparella, utilizzando un taglierino. Occorre sagomare i fogli di isolante, in modo che coprano perfettamente le superfici interne del cassonetto, stando però attenti a far si che esso non interferisca con il rullo della tapparella e la cinghia, onde non compromettere il corretto funzionamento della tapparella. Alcuni isolanti sono autoadesivi altri invece dovranno essere fissati alle pareti, per cui occorrerà acquistare, ad esempio, una bomboletta di schiuma poliuretanica. Il montaggio di isolanti autoadesivi è consigliabile, poiché più semplice.