MASSA MARITTIMA – Studiosi di fama internazionale (paleontologi, antropologi e naturalisti), si ritroveranno giovedì 20 ottobre nell’Aula Magna dell’Università di Firenze (inizio ore 9.30) per un convegno sui 150 anni dalla scoperta dell’Oreopiteco di Montebamboli nel Comune di Massa Marittima dal titolo “Oreopithecus150 International Conference”.
Un’occasione per il mondo scientifico per fare il punto sugli studi in merito a questa piccola scimmia antropomorfa, Orepihecus bambolii, ossia scimmia del Montebamboli, vissuta circa 8,5 milioni di anni fa nel Miocene i cui resti fossili furono ritrovati in una miniera di lignite nel 1862 mentre risale al 1872 la pubblicazione scientifica con la definizione di questa specie a cura del paleontologo francese Paul Gervais.
L’importanza dell’Oreopiteco è che in questo primate si ritrovano tutti i tratti evolutivi di una scimmia antropomorfa a stazione eretta e priva di coda, 4 o 5 milioni di anni prima rispetto alle caratteristiche dei primi ominidi ritrovati in Africa che tracciarono il percorso evolutivo che hanno poi portato alla razza umana. Per questo motivo da anni l’attenzione degli scienziati per questo fossile è molto alta.
Nel Comitato organizzatore di questo importante evento sono presenti anche il Museo Archeologico Giovannangelo Camporeale di Massa Marittima, riferimento del territorio in cui è stato scoperto l’Oreopiteco e dove attualmente è esposto lo scheletro quasi completo di un secondo esemplare scoperto nel 1958 a Baccinello: il Parco Nazionale delle Colline Metallifere che tutela il patrimonio minerario del territorio, infatti i ritrovamenti sono stati fatti tutti nelle miniere, e il Museo di Storia Naturale della Maremma, centro di riferimento per questo tipo di ricerche (che poi ha proprio nel suo logo l’Oreopiteco), e dove è visibile una sua ricostruzione grafica.
Oltre al convegno venerdì 21 ottobre i convegnisti si trasferiranno a Montebamboli per visitare i luoghi del ritrovamento e il Museo Archeologico di Massa Marittima accompagnati da Alessandra Casini direttrice del Parco delle Colline Metallifere, da Roberta Pieraccioli direttrice dei Musei di Massa Marittima e dal direttore del Museo di Storia Naturale della Maremma Andrea Sforzi.