GROSSETO – Oggi inizia una settimana cruciale per la formazione del nuovo Governo.
Dopo l’elezione dei presidenti di Camera e Senato, avvenuta la scorsa settimana, e la costituzione dei gruppi parlamentari, domani saranno nominati i capigruppo. Quest’ultimo rappresenta un passaggio cruciale per la nascita dell’Esecutivo. Con l’elezione dei presidenti dei gruppi parlamentari, infatti, si concludono tutti i passaggi preliminari all’avvio delle consultazioni.
Le consultazioni sono una consuetudine costituzionale che vede il presidente della Repubblica convocare al Quirinale i presidenti dei vari gruppi parlamentari, i leader delle coalizioni, i presidenti delle camere e gli ex presidenti della Repubblica. Al termine delle consultazioni il capo dello Stato decide a chi assegnare l’incarico per la formazione del nuovo Governo.
La data più probabile per l’inizio delle consultazioni è giovedì 20 ottobre. Questa volta dovrebbero essere molto rapide: le elezioni del 25 settembre, infatti, hanno identificato un vincitore, Fratelli d’Italia, e con esso la loro leader Giorgia Meloni, che una volta concluse le consultazioni riceverà – quasi sicuramente – l’incarico dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per formare il nuovo Esecutivo.
La persona – molto probabilmente Meloni – che riceverà il mandato da Mattarella accetterà l’incarico “con riserva”, procedendo così alla verifica di una maggioranza che la sostenga sia alla Camera che al Senato. Dopo di che stila la lista dei ministri, che viene successivamente presentata al capo dello Stato per essere approvata. In base all’articolo 92 della Costituzione, infatti, è il presidente della Repubblica a nominare il presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.
Una volta approvata la lista dei ministri, si procede alle nomine ufficiali. L’incaricato scioglie la riserva e il presidente della Repubblica firma i decreti di nomina del nuovo presidente del Consiglio e dei ministri. Se non ci saranno intoppi, il nuovo Governo potrebbe giurare già lunedì 24 ottobre.
Entro dieci giorni dal giuramento, il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia (articolo 94.3 della Costituzione). Serviranno almeno 104 voti al Senato e 201 alla Camera per dare la fiducia al governo.
Una volta ottenuta la fiducia, il Governo inizia definitivamente il suo operato.