FOLLONICA – “È davvero originale il modo di presentare le cose da parte della Asl sudest ogni qualvolta si parla di ristrutturazione o di riorganizzazione dei servizi sanitari”, è quanto afferma Agostino Ottaviani, presidente circolo FdI Follonica, assieme al coordinamento Fratelli d’Italia delle Colline Metallifere.
“Quando ad esempio si sente parlare di ristrutturazione o riorganizzazione di servizi e quant’altro – commenta Ottaviani –, uno subito si aspetterebbe dei miglioramenti od ottimizzazioni degli stessi, e quindi la risoluzione delle varie problematiche. Infine, e non di poco conto, anche modo su come far risparmiare un po’ di soldi pubblici ai cittadini. Questo è quello che in linea di massima verrebbe naturale da pensare, ma purtroppo la realtà, quando si parla di sanità, è ben diversa”.
“L’esempio lampante di tutto questo lo ritroviamo nella zona delle Colline Metallifere, in provincia di Grosseto – prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia –, dove stiamo assistendo ad una semi specie di apoteosi della fantasia. Almeno a quanto circola negli ambienti sanitari della zona nord della provincia di Grosseto, per “risparmiare”, la Asl proporrebbe l’utilizzo di una specie di automedica per il 118, ma, e qui se confermata nascerebbe la contraddizione, quest’ultima senza medici a bordo: cioè al posto del medico preposto, sembrerebbe previsto un volontario alla guida. Se così fosse, tutto questo rappresenterebbe pura follia, per di più fatta sulla pelle di tante persone che si trovano per svariati motivi in emergenza, e quindi in potenziale precario stato di salute e vita”.
“La prestazione e l’intervento del servizio sanitario del 118 – spiegano da Fratelli d’Italia colline Metallifere – non è una pura prestazione infermieristica o quant’altro, e nemmeno una prestazione solo medica, ma proprio per la sua peculiarità diventa una prestazione sanitaria molto complessa e delicata che necessita la partecipazione di molteplici attori sanitari in campo, e soprattutto dove in ballo c’è la salute se non la vita di un paziente. Durante un intervento, il 118 si può trovare di fronte a valutazioni di estrema complessità, nei quali deve decidere i destini di una persona, il cui minimo errore può provocare danni irreparabili, o salvavita, con i quali da soli, sia medico che infermiere, non sono in grado di dare. Mentre assieme, unendo le proprie professionalità e competenze, possono dare risposte utili e soprattutto valide per determinare in alcuni casi anche la vita del paziente”.
“Quindi – prosegue Ottaviani – non si venga a raccontare la famosa barzelletta sui numeri. Perché la vita umana, o la qualità che può derivare da un intervento fatto con la massima capacità operativa, non può essere ridotta a una sola questione numerica: se è meglio far intervenire il solo medico o l’infermiere o altro operatore. E non si venga a dire che la prestazione infermieristica, che ripeto è importantissima per la sua specifica peculiarità, sia equivalente a quella medica. Entrambe sono necessarie e allo stesso tempo complementari tra loro per la salute del malato e l’utile efficacia di un intervento da parte del 118”.
“Fratelli d’Italia è da tempo che denuncia la malasanità in Toscana, ritenendo che la misura sia ormai colma. Continuare, come sta facendo la Regione Toscana, ad insistere sui tagli non porta da nessuna parte. Siamo un Paese dove abbiamo in organico circa il 30% in meno dei medici e infermieri che in altri paesi civili. Quindi, voler tagliare ulteriormente servizi e personale è una cosa folle e irresponsabile, anche perché la storia della sanità toscana ha ampiamente dimostrato che i tagli fatti producono sempre una riduzione delle prestazioni e servizi, e al tempo stesso un aumento dei costi e non il contrario”.
“Occorre una riforma seria ed efficace della sanità nella nostra regione. I cittadini e i malati aspettano risposte e non tagli di servizi e prestazioni”, conclude Agostino Ottaviani e il coordinamento Fratelli d’Italia delle Colline Metallifere.