SCARLINO – “Con riferimento all’incontro tenutosi in Confindustria il 12 ottobre per la procedura aperta da Venator per il licenziamento di 41 lavoratori, la UilTec – Uil Toscanasud continua a riscontrare una preoccupante determinazione aziendale e una grave immobilità
delle istituzioni, scaricando il problema dei gessi, che riguarda tutta la Toscana, sulla testa dei lavoratori”, così la UilTec in una lettera indirizzata alla Direzione della Venator, alle amministrazioni comunali e alla Regione.
“Noi non ci stiamo a questo silenzio assordante – prosegue la lettera -. I lavoratori non devono essere utilizzati per altre finalità. Sono la risorsa indispensabile alla produzione. Occorre una presa di coscienza da parte di tutti. Sarebbe facile dire “l’avevamo detto”, i progetti dove sono? Le autorizzazioni? Montioni ?”.
“Occorre farsi carico della situazione e mobilitarci tutti. Non si può attendere o sperare che ci pensino altri. Riteniamo che gli strumenti ci siano e che vadano esplorati, ribadendo all’azienda e alle istituzioni che questo atteggiamento è inaccettabile. Non può funzionare così. E’ troppo facile in questi momenti: invece di parlare di prospettive e di progetti, proporre il dramma sociale, si eliminano tutti i contratti a termine e/o somministrati. L‘indotto è in ginocchio e si formalizzano 41 licenziamenti”.
“La UilTec ha sempre cercato il dialogo per trovare soluzioni e condividere percorsi, ma siamo sempre stati consapevoli che il tempo scorreva ed il rischio incombeva. Troppi ritardi abbiamo riscontrato e continuiamo a riscontrare. Chiediamo a tutte le parti sociali, alle istituzioni e alla cittadinanza un momento di riflessione, mobilitazione e solidarietà per arginare questa sciagurata presa di posizione”, concludono dal sindacato.