GROSSETO – «Il futuro del Marraccini passerà dalle scelte dei cittadini. Questo, in sintesi, il contenuto della proposta di Grosseto Città Aperta approvata dal Consiglio comunale nella seduta odierna». Così il capogruppo Carlo De Martis in una nota.
«La decisione assunta nei giorni scorsi dalla Giunta – afferma De Martis – di acquistare l’ex cinema, partecipando all’asta in programma il prossimo 25 ottobre, viene così ad essere integrata da un tassello fondamentale: la partecipazione della città nella scelta della destinazione e delle funzioni che dovrà avere un luogo che riveste una straordinaria valenza identitaria e collettiva, costituendo a tutti gli effetti un ‘bene comune’, oltre ad essere strategico per l’intero centro storico».
«Con l’approvazione dell’ordine del giorno di Grosseto Città Aperta l’Amministrazione comunale si farà dunque promotrice di un processo partecipativo per l’elaborazione del progetto di rigenerazione dell’ex Cinema Marraccini e, all’esito, di uno studio di fattibilità, attraverso un effettivo coinvolgimento della comunità locale. Organizzazioni di categoria, ordini professionali, Terzo settore e semplici cittadini potranno apportare un contributo per la rinascita del vecchio cinema, facendo ricorso agli strumenti di partecipazione attiva che, nella nostra Regione, con la legge n. 46/2013 vantano una delle discipline più avanzate a livello nazionale».
«Resta solo un rammarico, e non di poco conto. Questa stessa proposta fu presentata dal sottoscritto già nel 2020, venendo tuttavia bocciata dalla maggioranza. Se il percorso progettuale e partecipativo che ora sarà promosso fosse stato avviato all’epoca, oggi avremmo già chiaro cosa realizzare nell’ex cinema e, non ultimo, dove reperire le risorse per la ristrutturazione. Riguardo a queste ultime, ottimisticamente stimabili in poco meno di due milioni di euro, al momento nessuna idea da parte dell’Amministrazione, se non un generico affidamento a futuribili bandi, ma l’ordine del giorno di Grosseto Città Aperta ha aperto la strada al ricorso agli strumenti di innovazione a impatto sociale, un canale di finanziamento che potrebbe risultare di grande efficacia sia in termini reperimento delle risorse che di coinvolgimento di altri partner».
«Certo è che l’essersi mossi con questo ritardo comporterà inevitabilmente tempistiche molto lunghe. Sul cosa realizzarvi l’Amministrazione ha manifestato ipotesi ancora generiche e discordanti. Nel Consiglio comunale odierno gli assessori coinvolti nel progetto hanno parlato di collocare nel Marraccini alcuni uffici comunali, ma anche un auditorium, mentre solo un paio di mesi fa, a fine luglio, la Giunta sottoponeva al Consiglio comunale il Documento di programmazione triennale con cui si individuava nell’ex cinema la sede per percorsi universitari e laboratori culturali».
«Il processo partecipativo che sarà promosso confidiamo che consentirà di dipanare queste incertezze e giungere ad un’idea progettuale realmente rispondente ai bisogni della città, capace di creare una nuova relazione tra quegli spazi, da troppo tempo abbandonati, ed il vivere di questa nostra comunità».