GROSSETO – «Quest’anno il centro storico non avrà le luminarie» a dirlo Mirko Giommarelli, che in passato ha gestito un negozio sartoriale nel centro storico della città di Grosseto.
«E la colpa è di tutti. Del comune, che pensa a spendere soldi per manifestazioni e non ha però il denaro per le luminarie, di molti commercianti del centro che non hanno la visione di insieme ma pensano esclusivamente al proprio orto, dei cittadini che preferiscono i centri commerciali al centro storico».
«E come dice il detto… “è un cane che si morde la coda”. Se il centro non ha attrazioni il cittadino non ha interesse a farci una passeggiata e non essendoci passaggio i negozianti a chi vendono?».
«Non chiedo al Comune di prendersi in carico l’intero importo, come credo accada in ogni città, ma semplicemente di razionalizzare meglio le casse comunali costituite principalmente dal denaro dei cittadini e dei commercianti che pagano le tasse (e che non ci sia la scusa del non farle per avere un risparmio energetico data la crisi energetica, perché credo che ci siano state spese più sostanziose da gennaio ad oggi che potevano essere razionalizzate)».
E che i commercianti inizino tutti a fare squadra per un centro storico migliore per tutti, pensare a se stessi nuoce anche loro. Se tutti contribuissero con una minima parte sarebbe tutto più semplice, leggero e migliore per ognuno.
Che noi cittadini si torni a vivere di più il cuore della città che è sempre stato bello e fiorente. Andiamo verso l’inverno ed il Natale. Faccio un appello spassionato a tutti a trovare un po’ di buon senso, di senso civico, di passione. Questi due anni di pandemia cosa ci hanno insegnato? Spero non a comprare su internet e farci portare la cena a casa. Torniamo a vivere il bello che abbiamo. La città è come un fiore, se viene trascurato appassisce».