FOLLONICA – «Dopo aver lasciato la città sprovvista di un regolamento urbanistico ormai da sette anni, gli amministratori continuano a vessare i contribuenti ed ammazzare l’economia del settore edile».
A dirlo sono i consiglieri di centrodestra Daniele Pizzichi (Lega), Danilo Baietti (Fratelli d’Italia) e Charlie Lynn (Forza Italia).
«Nel 2020 lo stato ha emanato il “Decreto Semplificazioni” – spiegano – contenente misure per il rilancio dell’economia colpita dal Covid-19. Il decreto legge con l’art. 10 ha modificato il Testo Unico dell’edilizia (D.P.R. n. 380/2001) semplificando le procedure edilizie e ridotto gli oneri a carico dei cittadini e imprese, per assicurare il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e lo sviluppo di processi di rigenerazione urbana. Tra le novità introdotte dal D.L. Semplificazioni (DL n. 76/2020), da ultimo convertito in legge (L. n. 120 del 11 settembre 2020), vi è la riduzione del 20% del contributo di costruzione per determinati tipi di interventi sul patrimonio edilizio esistente come riporta espressamente l’articolo: “Al fine di agevolare gli interventi di rigenerazione urbana, di decarbonizzazione, efficientamento energetico, messa in sicurezza sismica e contenimento del consumo di suolo, di ristrutturazione, nonché di recupero e riuso degli immobili dismessi o in via di dismissione, il contributo di costruzione è ridotto in misura non inferiore del 20 per cento rispetto a quello previsto dalle tabelle parametriche regionali. I comuni hanno la facoltà di deliberare ulteriori riduzioni del contributo di costruzione, fino alla completa esenzione dallo stesso”».
«Paradossalmente – proseguono i consiglieri – il Comune di Follonica fino ad oggi ha disatteso l’applicazione della legge nazionale non applicando in alcun modo la riduzione del 20% della tassazione da dover corrispondere per gli interventi di ristrutturazione, andando così a colpire duramente un settore già messo a dura prova , soprattutto nella nostra città che aspetta ormai da sette anni un nuovo regolamento urbanistico in assenza del quale è impossibile far ripartire il settore e l’economia follonichese. Ma la vicenda ha davvero dell’incredibile visto il comportamento dei nostri amministratori comunali. Nel mese di maggio, contattati da un imprenditore edile veniamo a conoscenza di questa anomalia e decidiamo così di attivarci presentando un’interrogazione per verificare il rispetto di quanto prevede la normativa nazionale da parte del comune di Follonica. Incredibilmente ci venne risposto che non era possibile applicare quanto previsto dal decreto legge poiché la regione Toscana non aveva recepito parte della legge statale. In ragione di ciò abbiamo immediatamente inviato una segnalazioone al Segretario comunale (senza mai ricevere risposta) e successivamente presentato una nuova interrogazione al sindaco facendo presente che l’art. 10 comma 7ter della Decreto prevedeva espressamente che: “Le regioni adeguano la propria legislazione ai principi di cui al presente articolo entro 60 giorni; decorso tale termine trovano applicazione diretta le disposizioni del presente articolo”. Dopo ben due interrogazioni ed una segnalazione agli uffici l’amministrazione è stata costretta a formulare apposito quesito alla Regione Toscana riguardo all’applicazione da parte del comune della misura premiale introdotta dal decreto».
«Pochi giorni fa la Regione Toscana, rispondendo al Comune di Follonica, ha chiaramente affermato che in base alle legge nazionale e soprattutto all’articolo 188 comma 3bis della legge regionale 65/2014, il Comune di Follonica è tenuto ad applicare la riduzione minima del 20% dei contributi afferenti al costo di costruzione ed anche agli oneri di urbanizzazione, relativamente alla tipologia di interventi contemplati dalla normativa. Ci sono voluti più di cinque mesi per far capire all’amministrazione comunale che stava sbagliando creando al tempo stesso danni ai contribuenti».
«Per quale motivo – si chiedono i consiglieri – l’amministrazione comunale non ha pensato di chiedere fin da subito dei chiarimenti riguardo all’applicazione del decreto semplificazioni ma ha addirittura negato l’applicazione della misura premiale ai cittadini che chiedevano espressamente la riduzione del 20% del contributo relativo agli interventi edilizi?»
«Alla luce di quanto emerso abbiamo deciso di presentare nuovamente una terza interrogazione al sindaco Andrea Benini, che purtroppo ricopre anche la carica di assessore all’urbanistica, chiedendo spiegazioni. In particolare il sindaco dovrà spiegare quali siano le determinazioni in autotutela che l’amministrazione comunale intenda assumere per il danno creato e se non ritiene opportuno applicare un’ulteriore riduzione al fine di rilanciare il settore edile già gravemente compromesso visto che per colpa sua gli strumenti urbanistici sono ormai scaduti da sette anni».