FOLLONICA – “A seguito del mio comunicato stampa, ove denunciavo una grave mancanza di personale nella Polizia municipale, il partito di maggioranza si lancia in accuse di leggerezza ed ignoranza nei miei riguardi”, scrive, in una nota, Danilo Baietti, capogruppo Fratelli d’Italia.
“In via Portogallo, evidentemente, non conoscono la differenza fra agenti di Polizia municipale e personale amministrativo – prosegue -, poiché il sottoscritto lamentava e lamenta come quasi la metà dei venti agenti di Polizia municipale sia relegato a lavori di ufficio anziché a pattugliare la città. Chiunque, rileggendo il mio comunicato, ed invito il Pd a rifarlo lentamente e con accuratezza, capirà come nessuno ha menzionato il personale amministrativo. E la mia polemica è frutto di un ragionamento chiaro e lineare: se il comando conta 20 agenti, di cui sei/sette svolgono mansioni di ufficio, un agente è distaccato presso la Procura della Repubblica, a sorvegliare la città rimangono 11-12 agenti, divisi in due turni, senza contare i giorni di riposo o le ferie, che potrebbero affossare ancor di più questo dato. Se a ciò si somma come almeno sei agenti tre volte al giorno siano destinati all’attraversamento pedonale degli studenti, diventa palese a tutti lo stato in cui versa la nostra Polizia municipale”.
“Il Partito democratico parla anche di otto assunzioni, dimenticando di dire, alla città che amministra, come questi nuovi agenti non abbiano fatto altro che, quasi tutti, andare a sostituire personale andato in pensione, spostato dalla PM tramite mobilità interna, oppure semplicemente andato via da Follonica”.
“A soccorso del Partito democratico, forse vista la pessima uscita stampa, arriva anche il sindaco Andrea Benini, nonché assessore alla Polizia municipale. Anche Benini ripropone la visione idilliaca delle otto assunzioni, anch’egli dimenticando di dire come esse non abbiano fatto altro che mantenere invariato il già deficitario numero di agenti. Non solo il sindaco annuncia tre nuove assunzioni, ma la amara verità è che ad oggi non c’è alcun bando pubblicato”.
“Non so spiegarmi come si possa avvolte difendere l’indifendibile, o far finta di non vedere situazioni mal gestite. Il comando della Polizia municipale di Follonica negli anni precedenti alle giunte Benini contava un organico di quasi trenta agenti, oggi siamo a venti. E che venti sia un numero inadeguato lo dimostra la chiusura del comando il sabato mattina successivo alla sfilata estiva del carnevale, quando in piena stagione turistica, il servizio di Polizia municipale, per sei ore, non era operativo. Situazione mai vista a Follonica”.
“Il Partito democratico non comprende neppure quanto sia fondamentale il presidio del territorio da parte della Polizia municipale. Affermando come niente ha a che vedere lo spaccio di droga con la Polizia municipale commette due gravi errori: il primo, di non voler ammettere come, dove si ha una maggiore presenza di agenti (che siano dell’Arma dei Carabinieri o della Polizia municipale) si crea un effetto di deterrenza, evitando o eliminando situazioni di degrado o illegalità; il secondo errore è quello di pensare alla Polizia municipale ancora come l’organo addetto al solo controllo del codice della strada, senza soffermarsi su come essi concorrano comunque alla tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza pubblica”.
“Invito, infine, il sindaco Benini, o il suo addetto stampa, ad informarsi meglio, poiché da assessore alla Polizia municipale è di pessimo gusto leggere delle dichiarazioni dove ancora si parla di vigili, quando ormai da anni la legge dello stato li chiama agenti di Polizia locale o municipale. Sembra una sciocchezza, ma che non solo dimostra quanta attenzione l’amministrazione porti al Comando, anche nelle piccole cose, ma anche perché questo cambio di nome segna un cambio nella tipicità del lavoro, dove si è visto incrementare le azioni di contrasto alla micro-criminalità e di ordine pubblico, rispetto a quelle classiche del “vigile urbano” dedicato al controllo del solo codice della strada”.
“Tutto ciò premesso invito io il Partito democratico a studiare a fondo la materia, anche solo per dimostrare una competenza che ad oggi non ha”, conclude Baietti.