GROSSETO – “Nel giorno di San Francesco, patrono d’Italia, mi viene di fare un appello alla presidente del Consiglio dei ministri in pectore, Giorgia Meloni, consumando una citazione che lei stessa, qualche giorno fa, aveva attribuito al poverello di Assisi: il nuovo Governo inizi a fare subito ciò che è necessario e ciò che è possibile. In Maremma abbiamo decine di imprese vicine al baratro”.
Il presidente di Confcommercio Grosseto, Giulio Gennari, torna sul tema del caro-energia denunciando la grave situazione di un numero significativo di aziende locali. “Il Comune di Grosseto – dice Gennari – ha annunciato l’erogazione di un bonus una tantum ad alcune famiglie residenti per aiutarle a pagare le bollette pazze. Bene, ma temo non sia sufficiente. Come Ascom registriamo decine di imprese che stanno andando verso il baratro, colpite da bollettini di luce e gas del tutto insostenibili. E’ dunque necessario e indifferibile che il Governo agisca subito”.
“Ad esempio – aggiunge il presidente di Confcommercio Grosseto – introducendo una moratoria per tutte le imprese del terziario in forza della quale non possano essere definite morose quelle aziende che non rispettano la scadenza dei pagamenti delle bollette di luce e gas. Contestualmente il Governo deve trovare gli strumenti affinché ai fornitori di energia sia inibito il potere di distacco delle forniture laddove le aziende dimostrino che rincari degli ultimi mesi ne abbiano compromesso la liquidità. Queste azioni sono, appunto ‘necessarie e possibili’ come indica San Francesco. A ciò deve aggiungersi il differimento dell’obbligo di ingresso nel mercato libero dell’energia previsto per le aziende con meno di 15Kwh a partire dal Primo gennaio 2023; e parallelamente si dovrà lavorare per ricondurre il costo dell’energia almeno ai prezzi di novembre 2021 quando sebbene fosse stato registrato un primo rialzo, le aziende pur con grandi difficoltà erano in grado di farvi fronte ricorrendo a straordinarie capacità organizzative. Né si può pensare di continuare a percorrere la strada del ricorso all’aiuto delle banche perché sarebbe un aiuto effimero, che ammesso risolva un problema nel presente ne produce degli altri in prospettiva trattandosi di nuovo debito che va ad aggiungersi ad altri debiti (bancari) precedenti”.
“Teniamo la contabilità di centinaia di commercianti associati in Maremma – rivela Gabriella Orlando, direttore Confcommercio Grosseto – Parliamo, dunque, con numeri alla mano. Sono moltissimi i bilanci aziendali in cui la voce ‘costi insopprimibili’ sta per superare quella dei ‘ricavi’. E nei ‘costi insopprimibili’ pesano enormemente le bollette folli. Per evitare la sospensione dell’attività produttiva di queste imprese, o peggio la loro chiusura, occorre dare uno ‘stop’. Vale a dire: bloccare l’invio di nuove bollette e dare il tempo alle aziende di pagare quelle arrivate senza incorrere nella dichiarazione di morosità o nel pericolo dell’interruzione delle forniture e nel frattempo, per le nuove, future emissioni riportare le tariffe sui livelli almeno della seconda metà del 2021”.