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GROSSETO – «L’ultimo consiglio comunale non ha particolarmente destato nessuno, né cittadini, né la stampa, né gli stessi consiglieri comunali. In realtà, tra i vari punti all’ordine del giorno – quasi tutti inerenti il bilancio dell’amministrazione – vi erano alcuni che interessavano l’Istituzione Le Mura; ci riferiamo al bilancio consolidato 2021 e preventivo 2022, nonché al piano programma 2022-2024». Inizia così la nota di Giacomo Gori, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle.
«Sì, le nostre mura, il monumento più importante della città di Grosseto e paradossalmente quello più dimenticato dai cittadini grossetani. Come forza politica di opposizione abbiamo l’obbligo di far emergere criticità ed allo stesso tempo proporre soluzioni al riguardo. E questo stiamo facendo. I grossetani devono sapere che l’attuale amministrazione ha deciso di far nascere a maggio del 2017, l’Istituzione “Le Mura”, con l’obiettivo di rilanciare le mura medicee facendole diventare un luogo vissuto, grazie alla valorizzazione del Monumento. L’Istituzione è un organismo strumentale che per definizione dipende totalmente dalle attività di supporto che l’amministrazione comunale mette in atto. Pertanto possiamo affermare con certezza che, una volta costituito lo strumento operativo, risultati ed obiettivi raggiunti sono fortemente condizionati da quanto l’Ente crede nel progetto ed ha voglia di supportarlo».
«Ebbene; dalla lettura dei documenti di bilancio e di programmazione, si evince che la voglia è molto scarsa e che i risultati finora raggiunti sono da imputare soltanto al grande lavoro svolto dalle risorse umane che operano all’interno dell’Istituzione: tre. Sì, soltanto tre persone le quali, malgrado la scarsità di risorse, sono riuscite ad ottenere importanti risultati, seppur insoddisfacenti rispetto al grande potenziale della cinta muraria e quel che rappresenta».
«Almeno due sono gli aspetti da sottolineare: la mancata applicazione del dispositivo contenuto nella delibera di giunta n. 208/2017, nella parte in cui si dispone che “…i Settori ed i Servizi dell’Amministrazione Comunale dovranno garantire tutte le funzioni tecniche ed amministrative dell’Istituzione stessa…”; l’esigua somma di denaro messa a disposizione annualmente dall’Amministrazione in favore dell’Istituzione Le Mura».
«La domanda a questo punto sorge spontanea: come può un grossetano interessarsi alle proprie mura medicee se la prima a disinteressarsene è la stessa Amministrazione comunale? Come si può pensare di rilanciare le mura se nel momento in cui servirebbero più risorse possibili, ossia nel periodo iniziale di ristrutturazione, messa in sicurezza, di pianificazione, progettazione, riqualificazione e costruzione di un futuro per le mura medicee, il Comune trasferisce soltanto 35 mila euro annui all’Istituzione, quando invece impiega centinaia di migliaia di euro per organizzare manifestazioni e rievocazioni storiche di due o tre giorni che non lasciano nulla al territorio?»
«Come può l’Amministrazione Vivarelli approvare un piano-programma triennale per il rilancio delle mura che di fatto contiene una presa d’atto dell’impossibilità di fruire interamente della cinta muraria a causa della mancata messa in sicurezza permanente dell’intero monumento mediceo?».
«Come può essere credibile un’amministrazione che ritiene siano sufficienti soltanto tre risorse umane per fronteggiare un lavoro molto più impegnativo – un esempio è la redazione delle controdeduzioni alle osservazioni presentate al masterplan elaborato dal dipartimento di architettura dell’università di Firenze – quando invece la stessa giunta comunale ha approvato una delibera con la quale impegna i Settori ed i Servizi dell’amministrazione a dare tutto il supporto necessario alla conduzione delle attività dell’Istituzione?»
«Ebbene, in qualità di consigliere del Movimento 5 stelle, presenterò una proposta di delibera tesa ad erogare più risorse, umane ed economiche, all’Istituzione Le Mura, perché in questo momento va supportata al massimo, consentendogli di portare a termine il procedimento di approvazione definitiva del masterplan: un documento fondamentale che svelerà quale sarà l’anima del monumento più importante della città».
«Tra l’altro, il Movimento 5 stelle è tra coloro i quali hanno presentato osservazioni al masterplan e quella presentata è un testo molto importante e ben articolato sul futuro e sulle funzioni che dovrebbero avere le mura, in una visione allargata a tutta la provincia di Grosseto.
«Se fossimo stati noi al governo della città, probabilmente non avremmo utilizzato lo strumento dell’Istituzione per gestire le mura medicee e dichiarammo la nostra disponibilità soltanto perché l’assessore Agresti ci promise un pieno coinvolgimento nelle attività dell’Istituzione, che ad oggi non c’è stato».