SCARLINO – Gli esuberi annunciati dall’azienda sono stati al centro della riunione di ieri, mercoledì 28 settembre, tra la Rsu Venator e le organizzazioni sindacali con l’azienda e Confindustria.
I rappresentanti dei lavoratori, oltre a chiedere le ragioni dell’avvio della procedura, scavalcando ogni forma di concertazione, rigettano la strategia adottata e ne richiedono l’immediato ritiro. La Rsu ha poi ribadito l’incoerenza del comportamento dell’azienda, che invoca il licenziamento di 41 dipendenti diretti e un numero ancor più ampio di lavoratori dell’indotto per ridurre del 25% il costo del personale, in un momento in cui a tutti i livelli si cercano soluzioni e piani per lo stoccaggio dei gessi rossi al fine di garantire la continuità produttiva e occupazionale del polo industriale del Casone.
La Rsu precisa che, una volta scongiurato il rischio dei licenziamenti, sarà a disposizione per collaborare con l’azienda per trovare delle soluzioni capaci di garantire la sostenibilità del business e l’occupazione del personale. Nei prossimi giorni, infine, la Rsu si confronterà nuovamente con i lavoratori e con il territorio per concordare quali azioni intraprendere nel breve periodo.