GROSSETO – «Le democrazie sono sistemi complessi in cui le vicende politiche seguono, a volte, dinamiche anche, in parte poco comprensibili. È il caso della Legge elettorale in vigore che nasce da un compromesso che ha generato un ibrido tra un sistema maggioritario e il proporzionale. In questo ordine temporaneo che regolamenta ci sono molte imperfezioni, la prima su tutte è la scelta degli eligendi affidata interamente ai partiti senza nessun tipo di filtro popolare né a monte né a valle. L’elettore ha dovuto accettare il pacchetto che il partito gli offriva». Così si legge nella nota del partito democratico della provincia di Grosseto.
«Una spersonalizzazione in una politica tutta scritta ormai da tempo in prima persona.Un mostro elettorale di questo tipo non può che essere governato da un algoritmo che, se possibile, è ancora più mostruoso. È stato denominato Flipper e in questo giocosa definizione la pallina per tre lunghi giorni è stata Marco Simiani.Apparentemente il sistema aveva annullato la storia di Simiani, i suoi voti, le sue relazioni in anni di costante lavoro (come di diceva una volta) tra la gente, la sua minuziosa ed efficace campagna elettorale».
«Le storie però a volte hanno finali brutti e a volte hanno anche un lieto fine. Per tre giorni la Maremma e il fronte progressista sono state private di un suo rappresentante, per tre giorni il nostro Paese rinunciava a sentire in Parlamento la voce della Toscana del Sud.Il finale scritto oggi è però esaltante, forse, ancor più, perché sofferto: Marco Simiani è deputato della Repubblica Italiana».
«La gioia è grande, ma dura un minuto. I problemi locali si sommano a quelli nazionali e internazionali e chi è stato eletto non ha spazio neppure per rallegrarsene.Il Partito Democratico di Grosseto è orgoglioso di esprimere una persona come Marco Simiani, ma proprio perché consapevole delle sue capacità fin da subito richiede la conferma degli impegni presi dal Partito e da lui con le nostre comunità. Lo ha detto Simiani in campagna elettorale “porterò voi tutti in Parlamento”, e noi ci saremo, chiedendo che lavori, pur nelle file dell’opposizione, per imporre i bisogni del nostro territorio. I bisogni, infatti, non hanno colore e sono maturi i tempi perché quelli della Maremma vengano soddisfatti».