SCARLINO – L’associazione storico culturale “Il Risorgimento a Cala Martina”, ha celebrato lo scorso 24 settembre il 173esimo anniversario del “salvamento” di Giuseppe Garibaldi e del Capitano Leggero a Cala Martina.
La rievocazione annuale dell’associazione ricorda la salvezza e l’imbarco di Giuseppe Garibaldi con il suo fedele aiutante Giovan Battista Cogliolo, noto con il nome di Capitano Leggero, dopo la tragica conclusione della difesa di Roma e il loro tentativo di raggiungere Venezia con il resto dei combattenti restati fedeli alla Repubblica.
La celebrazione ha avuto inizio alle ore 9 con il raduno dei membri del consiglio direttivo dell’associazione a Portiglioni di Scarlino, per raggiungere il cippo di Garibaldi con le autovetture munite della autorizzazione rilasciata dalle “Bandite di Scarlino-Le Costiere” e la preziosa assistenza della Polizia municipale.
Al cippo il presidente dell’associazione Roberto Baldi, coadiuvato dai rappresentanti dell’associazione nazionale Marinai d’Italia, che ogni anno partecipa ufficialmente alla rievocazione, ha deposto una corona di alloro ai piedi del monumento.
Alla cerimonia era presente l’assessore Cesare Spinelli, in virtù del patrocinio concesso dal Comune di Scarlino. Patrocino concesso anche dal Comune di Gavorrano, comune a cui va il merito della costruzione del cippo nel 1949, giusto un secolo dopo quegli avvenimenti. Alla rievocazione era stato concesso anche il patrocinio della Regione Toscana e del comitato maremmano per la Tutela dei valori risorgimentali.
In seguito, nel Palazzo Guelfi, monumento storico nazionale, dove Garibaldi e Leggero trascorsero qualche ora nella notte del 2 di settembre del 1849, si è svolta la cerimonia ufficiale della commemorazione e il presidente, ricordando l’importanza dell’evento, ha rinnovato i saluti ai soci e a tutti gli intervenuti. Ha poi passato la parola agli oratori incaricati della commemorazione: a Mino Consumi, che ha ricordato le imprese di Garibaldi in Sud America, là dove nacque il mito dell’ ”Eroe dei Due Mondi”, arrivato come marinaio e ritornato in Italia come generale e allo storico Gianpiero Caglianone, che ha parlato sui rapporti intercorsi fra Giuseppe Mazzini e l’artefice della Unità dell’ Italia. La cerimonia ha visto poi la sua conclusione, a beneficio dei partecipanti venuti da fuori territorio, presso la saletta della stazione di servizio Eni a Rondelli dove il presidente ha offerto un aperitivo di saluto e di amicizia per un appuntamento alle future iniziative dell’associazione, compreso la rievocazione del prossimo anno, con l’auspicabile presenza delle scolaresche del territorio, come già avvenuto in passato, grazie a una particolare collaborazione con le autorità scolastiche.
Rievocazione a cui dare, nelle intenzioni dell’associazione, una sempre maggiore importanza con la partecipazione delle altre associazioni garibaldine italiane, nonché dei Comuni toscani che videro il transito, nell’agosto del 1849, di Garibaldi e Leggero e che grazie a tanti eroici loro patrioti, furono soccorsi e aiutati a raggiungere la salvezza a Cala Martina.