ROCCASTRADA – Primo passo importante verso la realizzazione degli invasi lungo il torrente Lanzo e il torrente Gretano da parte del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud.
Sono stati infatti completati i progetti di fattibilità tecnico economica, costati 300 mila euro ciascuno e finanziati dal ministero dei trasporti (oggi diventato ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili): i due invasi potranno garantire oltre 12,5 milioni di metri cubi d’acqua.
Cb6, una volta ottenute le risorse, ha proceduto all’affidamento dei progetti con bandi di gara nazionali, vinti da importanti studi: i contratti, firmati a inizio anno, hanno portato nel mese di settembre alla consegna dei progetti. I due invasi sono simili tra loro: entrambi a uso plurimo irriguo, serviranno quindi, oltre che per approvvigionare le coltivazioni, per calmierare le piene dei corsi d’acqua e per garantire il deflusso minimo vitale nei periodi di magra, come supporto alle attività incendio e per produrre energia idroelettrica. Non solo: essendo costruiti in zone non contaminate e attingendo da acque di alta qualità, potrebbero anche – in futuro e in caso di bisogno – essere utilizzati per usi potabili. Simili anche le realizzazioni, che prevedono dighe a gravità costruite in calcestruzzo.
L’invaso sul torrente Gretano interessa i comuni di Roccastrada e Civitella Paganico. Sorgerà circa 90 metri a valle della confluenza tra il torrente Gretano e il Fosso Seguentina, con una diga di 40 metri in grado di invasare un volume di 3,35 milioni di metri cubi, alimentato da un bacino a monte di circa 12,3 chilometri quadrati, con una superficie massima di invaso di poco superiore ai 64 ettari. Il progetto prevede la realizzazione abbinata di un impianto idroelettrico da 66 kw. Costo stimato dell’intervento di circa 38 milioni di euro, con una durata prevista dei lavori di 30 mesi dall’inizio del cantiere.
Per l’invaso sul torrente Lanzo è stata individuata una localizzazione circa 4,2 chilometri a nord di Civitella Paganico. Due ipotesi per l’impianto idroelettrico abbinato, con centrale al piede della diga (44 kw) o collocata più a valle (223 kw): quest’ultima è più costosa ma più remunerativa second l’analisti costi-benefici. La diga da realizzare in località Bagnolo sarà alta 45 metri e lo sbarramento può creare un invaso con capacità totale di circa 9,23 milioni di metri cubi, alimentato da un bacino a monte di circa 24,8 chilometri quadrati; la superficie del comprensorio potenzialmente irrigabile è di circa 273 ettari. Il costo stimato è di circa 59 milioni, con una durata prevista per le lavorazioni di 50 mesi.
Con la riforma del codice degli appalti la presentazione dei progetti di fattibilità tecnico economica dà di fatto avvio all’iter autorizzativo. “Entro l’anno – afferma Fabio Bellacchi, presidente del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud – attiveremo la procedura di impatto ambientale che sarà di competenza statale, successivamente la conferenza dei servizi prevista dal codice dei contratti, per ottenere le autorizzazioni di tutti i soggetti coinvolti. A quel punto si potrà procedere con la progettazione definitiva – esecutiva e quindi con la gara di appalto”.
Entrambi gli invasi si inseriscono nel più vasto progetto di protezione idraulica dalle piene del fiume Ombrone, elaborato da Cb6 sin dal 2013. “La sicurezza idraulica della Maremma, di fronte alla sfida dei cambiamenti climatici – spiega Bellacchi – passa da una visione complessiva dei nostri corsi d’acqua. Riuscire a controllare Lanzo e Gretano, due affluenti importanti del fiume Ombrone, garantisce sicurezza non soltanto ai territori che attraversano ma anche maggiore serenità alle comunità della parte più vicina alla foce dell’Ombrone, a cominciare dalla città di Grosseto. Le finalità legate all’irrigazione, alla produzione di energia idroelettrica e all’antincendio rappresentano ulteriori priorità perché vanno a intercettare emergenze locali e nazionali”.