CALDANA – Dieci anni fa lasciava per sempre la Maremma e la vita terrena Mario Maiani, il benefattore di Caldana, un gigante di generosità, la cui memoria è impossibile da cancellare.
A ricordarlo uno dei giornalisti Gabriele Baldanzi, che più da vicino lo seguì negli ultimi anni della sua vita, quando Mario decise di fare della solidarietà e della vicinanza agli ultimi una sua missione.
«A 75 anni, trovandosi senza eredi, – scrive Baldanzi su Facebook ricordando la figura di Mario Maiani – nel tirare le somme della sua esistenza, Maiani decise di destinare il suo patrimonio a servizio degli ultimi. Per realizzare questa volontà ripose la fiducia su alcuni collaboratori e dette il via a una grande avventura di solidarietà internazionale programmando e realizzando metodicamente – anno per anno – nuove e straordinarie iniziative umanitarie in tutto il mondo».
«Nel 2002 un ospedale in Bolivia, nel 2003 un altro in Perù, nel 2004 e 2005 ancora due strutture sanitarie in Bolivia. Nel 2009 la casa di riposo di Caldana, nel 2010 un ospedale in Etiopia e un altro in Nigeria. E ancora – inaugurate post mortem – le strutture ospedaliere in Etiopia e Congo».
«Una volta mi disse: “Ma te, Baldanzi, scrivi sul Tirreno; io da sempre leggo La Nazione… come si fa? Gliel’ho detto a Luciano Salvatore che c’ho sempre tra i piedi la concorrenza (poi si mise a ridere)”. Era brusco, Maiani, spesso restio a parlare. Solo negli ultimi anni di vita aveva un po’ cambiato atteggiamento. Non certo per mettersi in evidenza. Tutt’altro. Sperava che la filantropia ben pubblicizzata potesse innescare fenomeni positivi, magari di imitazione o di accodamento. Per questo decise accettare, dopo serrate trattative, il “Paul Harris Fellow”, la massima onorificenza rotariana».
«Nel decimo anniversario della sua scomparsa sono orgoglioso di essere stato (con Fabrizio Pompily) testimone e scriba degli ultimi anni di vita di questo grande uomo. Insieme abbiamo confezionato un servizio che andrà in onda stasera nel Tg9 delle 20,20. Non è solo commemorazione, ma speranza che venga compresa e diffusa la portata del personaggio Maiani, la grandezza delle sue azioni. Al di là del tempo».