FOLLONICA – Una giornata di iniziative culturali per festeggiare il ventesimo anniversario dalla fondazione dell’Associazione APS Kore “Centro per la Ricerca e l’Educazione Psicosomatica” di Follonica.
«Il convegno organizzato dall’associazione vuol dare valore al lavoro svolto e riflettere sulle prospettive – spiegano gli organizzatori -, in questa società che ha necessità di ritornare alla propria essenza; è realizzato con la collaborazione del Comune di Follonica e di Scarlino, le associazioni Insieme in Rosa e Ridi Pagliaccio e con la sponsorizzazione della Società Damoka di Follonica».
Si è aperto nel Castello di Scarlino il 10 settembre e si concluderà sabato 24 settembre a Follonica nella sala dei Fantasmi al Museo Magma, alla presenza dell’amministrazione comunale. «Il percorso del convegno vuol far conoscere gli archetipi, principi ordinatori nella natura, nello psicosoma e nella società, affinché possiamo essere con rispetto nella relazione tra Uomo e Natura».
«Giacomo Moscato, attore, regista, scrittore, commediografo e docente ha dato il via alle celebrazioni del compleanno a Scarlino con il suo intervento di prosa teatrale sul mito della Kore che dà denominazione, senso e sostanza ai contenuti dell’associazione; sabato 24 a Follonica in Sala dei Fantasmi alle 15:45, ci condurrà nel mito di Ulisse che narra il maschile e le sue esigenze di autonomia e di esplorazione: se Ulisse non lasciasse Itaca – la madre – il proprio mondo emozionale rassicurante, non potrebbe sviluppare la coscienza che può essere ottenuta solo al prezzo di incontrare tutte le varianti della relazione. L’innamoramento sperimentato con Nausicaa, la seduzione con la maga Circe, il potere con le Sirene. Tutte le funzioni hanno da essere attivate per restituire alla vita le potenzialità e i talenti che ha deposto in noi. Ulisse è colui che porta a termine questo percorso eroico. Dante lo colloca nell’inferno per essersi messo ancora in viaggio dopo il ritorno ad Itaca. Invece di utilizzare, di mettere a frutto il “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza”, parte di nuovo e sprofonda nella frenesia del conoscere fine a se stesso, non più utile al relazionarsi con la vita e nutrirla. La presunzione che una potenzialità possa esistere senza rispetto e relazione con le altre è il peccato di Lucifero: da solo sono più di Dio, dell’Uno, dell’intero».
«Alle 16,40 il dottor Diego Frigoli, medico, psichiatra e psicoterapeuta, fondatore e direttore dell’ Ecobiopsicologia a Milano, scienza della complessità e nostra disciplina di riferimento, interverrà con il seminario “Uomo e Natura: lo stupore della vita”. In tutte le culture la conoscenza dell’uomo e della natura si è manifestata inizialmente con lo stupore. La natura, diceva Eraclito, ama nascondersi, alludendo al fatto che natura è phisis da phyo (nascere); siccome ciò che è nato è venuto in esistenza, ciò che è nato pone un quesito a cui non ci si può sottrarre, quello del senso dell’esistere, ovvero il tema dell’Essere. Nell’intervento verrà tracciato un parallelo tra le scoperte più recenti della scienza e quelle della psicologia, per riunire le esperienze del Logos (scienza) con quella del Noûs (psiche), verso la conoscenza del Sé archetipico, come momento di sintesi aperto all’Anima Mundi. Conduce la presidente dell’associazione Daniela Cecchi, psicologa psicoterapeuta».
«Al mattino saranno proposti due laboratori esperienziali presso la sala ex Casello Idraulico di Follonica, via Roma 43. Laboratorio Fiabe: ore 9,30 – 11,30: I tre capelli d’oro – conduce Angela Lussu, counselor ecobiopsicologico. Si cercherà, attraverso lo strumento della fiaba, di esplorare il nostro spazio interiore per scoprire le infinite possibilità di riscrivere la propria fiaba personale. Le fiabe raccontate sono il mezzo per entrare nel mondo degli Archetipi, le fiabe inventate sono espressione simbolica del nostro mondo interiore; queste sono immagini che descrivono gli stati d’animo, le relazioni, il modo di stare nel mondo e le implicite soluzioni ai problemi che siamo chiamati ad affrontare. Imparare a dedicare tempo e spazio a trasformare le nostre timide intuizioni in storie, maneggiare il nostro materiale grezzo e trasformarlo in qualcosa di significativo, sarà un’opportunità».
«Laboratorio di Biodanza: ore 11,30 – 13,30 conducono Cinzia Leoni e Silvia Rettura, facilitatrici di Biodanza. La biodanza è un insieme di movimenti naturali, come camminare o saltare, accompagnati dalla musica, che hanno lo scopo di promuovere la sintonia tra sentire ed agire. La biodanza fa crescere emotivamente e spiritualmente, avvicinando sempre più all’equilibrio del nostro essere, grazie alla musica e al movimento; non ci sono passi da imparare, ogni movimento, se riempito di presenza, può diventare danza».
Ingresso gratuito.