GROSSETO – «Con chiunque venga eletto in Parlamento ci proponiamo di organizzare incontri periodici, per discutere insieme il lavoro svolto a Roma per la crescita del territorio».
È il “patto” stretto dalla delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud con i candidati locali alla Camera e al Senato dei principali schieramenti politici che – a pochi giorni dall’appuntamento con le urne – hanno partecipato a un incontro organizzato dall’associazione di categoria per i propri associati. All’incontro hanno preso parte Roberto Berardi (Forza Italia), Benedetta Frucci (Azione-Italia Viva), Fabrizio Rossi e Simona Petrucci (Fratelli d’Italia) e Marco Simiani (Pd).
«Per tutti gli imprenditori – ha premesso il presidente della delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud, Francesco Pacini, che ha moderato l’incontro con il responsabile di delegazione, Giovanni Mascagni – la situazione attuale è persino peggiore del lockdown. Viviamo nel mezzo di una crisi internazionale ma concentrata in Europa, uno dei principali mercati per le imprese del nostro Paese insieme con quello asiatico. E i nostri imprenditori soffrono. Per questo abbiamo necessità di azioni efficaci e concrete in tempi brevi da parte di chi sarà eletto, su temi locali e nazionali, tutti interconnessi tra loro. A livello locale i punti fondamentali sono le infrastrutture viarie come il Corridoio tirrenico e i collegamenti ferroviari, il polo chimico di Scarlino e il polo manifatturiero di via Genova a Grosseto. A livello generale le priorità sono la transizione digitale e la transizione energetica, la fiscalità a carico delle imprese, la formazione. Tutti aspetti che devono essere affrontati a livello nazionale. E se lo saranno, tutto il nostro territorio sarà grato ai parlamentari locali».
All’incontro, nell’auditorium di Grosseto Sviluppo, ha assistito una nutrita rappresentanza di imprenditori associati a Confidustria Toscana Sud, che hanno sottoposto ai candidati le loro priorità. E il tema di più stretta attualità è senza dubbio quello dei costi dell’energia. Pacini ha puntualizzato: «Oltre alla transizione digitale, è importante anche quella energetica ed ecologica, iniziata ben prima della guerra in Ucraina. Occorre bilanciare la crescita sostenibile con i piani di sviluppo industriali, superando i tempi biblici necessari ad ottenere le autorizzazioni, ad esempio per il fotovoltaico. Intanto, per molte imprese sarà un problema pagare le bollette di ottobre: parliamo di una vera emergenza, che pone tante attività a rischio chiusura, anche nella nostra provincia».
«Quanto alle infrastrutture, dopo un’altra legislatura e tre ministri – ha ricordato ancora Francesco Pacini – per il Corridoio tirrenico siamo al punto di partenza. E il polo industriale di Scarlino va tutelato: perché senza un comparto manifatturiero forte, che significa produrre beni tangibili, sarà impossibile uscire dalla crisi».
«L’altro tema locale sul quale dobbiamo lavorare maggiormente – ha aggiunto Pacini – è la formazione: molti imprenditori soffrono perché manca manodopera qualificata, a causa del mancato coordinamento con il mondo della scuola e per l’invecchiamento della popolazione. Ecco, questi sono i temi che noi riteniamo fondamentali. Perciò chiediamo a tutti i candidati di stringere un patto: con chiunque venga eletto vorremmo rivederci in incontri periodici, per una discussione e una verifica costante del loro lavoro per il territorio».