GROSSETO – “Se la sfida del prossimo Governo sarà quella del rilancio economico dell’Italia, la Maremma non potrà essere da meno e dovremo partire da una riflessione su ciò che in questi anni ha frenato lo sviluppo del territorio, ma anche su ciò che può rilanciarlo”.
Così Mario Lolini, candidato Lega nel collegio plurinominale della Camera Toscana 2, ragiona sul futuro del territorio.
“La grande sfida sarà quella della sostenibilità – sostiene Lolini- e in questo partiamo sicuramente avvantaggiati. Lo siamo nel settore dell’agricoltura, dove da anni molte aziende si impegnano in tal senso, e lo siamo nel turismo, dove la nostra costa, ma anche le zone interne, sono all’avanguardia tanto da primeggiare nelle graduatorie collegate alla qualità delle acque ed all’ambiente. Tutto questo però non basta”.
La sfida per Lolini restano le infrastrutture. “Sulla Grosseto-Siena – commenta Lolini- negli ultimi cinque anni abbiamo fatto i passi definitivi con tutti i lotti finanziati e con i cantieri aperti o andati in appalto. Adesso resta il nodo della Tirrenica, dove con la Lega al Governo, siamo riusciti a ottenere i primi 200milioni per una messa in sicurezza che tampona alcune criticità, ma non è sufficiente. Adesso serve di dare seguito all’accordo su una strada statale a quattro corsie sicura su tutto il percorso che va da Rosignano a Tarquinia, ma vanno adeguate anche le strade che portano verso le zone collinari e montane, che non possono sentirsi ancor più isolate di quanto lo siano già a causa di vie di comunicazione inadeguate. Anche sulle ferrovie dobbiamo ragionare. Occorrono collegamenti veloci sulla linea Tirrenica e su quelle interne. Non possiamo pensare di sostituire il traffico su gomma con quello su ferro se i tempi di percorrenza non sono concorrenziali”.
La riflessione di Lolini si sposta poi sulle imprese e la manifattura. “Abbiamo bisogno di tornare a valorizzare l’artigianato- spiega ancora- ma non possiamo trascurare il manifatturiero. Per farlo occorre valorizzare ciò che abbiamo, a partire dal polo chimico di Scarlino. Basta con chi dice solo e sempre no, sì a soluzioni che coniughino industria, ambiente, turismo e occupazione. Non possiamo rinunciarvi solo per le rumorose richieste di chi vive fuori dal tempo”.
L’ultimo punto riguarda l’energia. “La situazione internazionale ci ha illustrato le nostre debolezze – sostiene Lolini- E allora basta con i no a ogni costo. La Toscana e la Maremma hanno nella geotermia una fonte rinnovabile importante da sfruttare e da far convivere con l’ambiente e con la salute. Non possiamo dire di no a priori. Sul fotovoltaico e sull’eolico credo che si dovrebbe partire immediatamente con l’incentivazione dell’uso domestico e iniziare a ragionare in termini di comunità energetiche”.