GROSSETO – “Eravamo tranquilli perché il ministro Garavaglia, coerentemente, ci aveva escluso la possibilità che il Governo in questa fase elettorale potesse o volesse procedere sul tema, prettamente politico, delle concessioni demaniali. E invece venerdì mattina è accaduto qualcosa di inconcepibile e inaccettabile: il Presidente del Consiglio ha sostanzialmente imposto l’approvazione di un atto che non ci sembra possa essere annoverato nell’ordinaria amministrazione di un Governo dimissionario”.
Molto duro il commento di Daniele Avvento, presidente provinciale del Sib Confcommercio Grosseto, il sindacato italiano dei balneari, riguardo alla decisione del Governo Draghi di licenziare il Decreto legislativo sulla mappatura delle concessioni balneari in attuazione della legge annuale sulla concorrenza.
“La forzatura del presidente Draghi – riprende Avvento – è profondamente sbagliata sia nel metodo che nel merito. Nel metodo perché si tratta di un atto non urgente ed indifferibile, certamente non rientrante nei poteri di un Governo dimissionario e di un Parlamento in procinto di essere rinnovato fra pochi giorni (aspetto che pone anche dubbi di costituzionalità). Nel merito perché foriero di confusione e contraddizione. Esiste già, infatti, il SID (Sistema informativo del demanio marittimo) depositato al ministero delle Infrastrutture e adottato sia dagli Enti pubblici che dagli operatori. Ancora una volta la volontà del presidente Draghi strumentalizza la questione balneare per fini politici disinteressandosi delle aziende che reggono il Paese e sono la sua ruota motrice del turismo, in Italia e in Maremma. La questione balneare – conclude Avvento – merita non decisioni improvvisate, confuse e ‘colpi di mano’ ma con un approccio serio e meditato”.