CASTEL DEL PIANO – «Il Palio dell’8 settembre (anche se questo anno è stato dell’11) segna la fine dell’estate a Castel del Piano e l’inizio dell’inverno e segna anche l’inizio dei bilanci».
A scriverlo in una nota stampa il direttivo del Partito democratico locale.
«Nel rendiconto di questa festa pesano alcune scelte ed alcuni chiaroscuri che il sindaco Bartalini, in alcune sue dichiarazioni di qualche giorno fa, ha completamente dimenticato. L’elenco purtroppo è lungo, ma non possiamo far altro che seguirlo alla lettera».
«Iniziamo – scrivono dal Pd – seguendo la tradizione dei “tre giorni di festa”, dalla mattina del 6 settembre, quando i proprietari dei cavalli sono arrivati in piazza Donatori di Sangue trovandola vuota, senza nessun box per ospitare gli animali. Il pomeriggio si è proseguito con un’ora e mezzo di attesa prima dell’inizio delle batterie di selezione, batterie che non sono state altro che una sgambata perché è stato deciso di scegliere su tutti e dodici i cavalli, scelta dovuta allo stato della terra in pista. Il 7 settembre è iniziato e siamo partiti con una prova rimandata dalle 9:30 alle 11 senza il dovuto preavviso, continuando a mettere a dura prova la pazienza dei cittadini che, come il pomeriggio precedente, erano arrivati in piazza seguendo gli orari indicati. La giornata è finita con il “Memorial Pioli” ridotto ad una misera batteria proprio a causa dell’assenza dei box che non ha permesso di avere un numero di cavalli sufficiente a dare una parvenza di dignità alla corsa. Infine eccoci all’11 Settembre con il Palio corso in tre e la tombola con il tabellone al contrario».
«Già questo basterebbe a dire che, se è vero che sono stati fatti degli sforzi come dice Bartalini, questi non sono stati minimamente sufficienti – prosegue la nota -. Rimangono, infatti, interrogativi sul futuro della festa che più di tutte rappresenta Castel del Piano e sul modo che questa amministrazione segue per portarla avanti. Ci ricordiamo delle promesse del consigliere delegato Pulcini sull’aumento dei premi per i cavalli presentati (premi abbassati a settembre), sull’acquisto di nuovi materassi da mettere alla “curva della Gattina” e mai arrivati».
«Far conciliare la necessità di migliorare la festa e mantenere le promesse fatte con le pretese finanziarie di Giglioni è un duello arduo, una sfida che il sindaco al momento ha deciso di far nettamente vincere al suo (almeno sulla carta) vice».
«Siamo convinti che sia necessario un cambio di passo – conclude la nota -. Se il Palio va salvaguardato e rilanciato, migliorando gli aspetti critici che vengono da lontano, crediamo che sia necessario fare le cose in modo diverso, programmando in modo preciso per affrontare i problemi e le sfide che una manifestazione del genere presenta, ricordandosi che si tratta della festa più importante del nostro paese».