GROSSETO – “Per sostenere il sistema imprenditoriale italiano è indispensabile rimuovere i vincoli strutturali che limitano la crescita economica, così da liberare le forze produttive dell’Italia, cercando di creare le condizioni necessarie per consentire alle imprese di svilupparsi e competere a livello internazionale”, afferma Fabrizio Rossi, candidato centrodestra Camera collegio Uninominale Grosseto-Siena e Plurinominale Grosseto-Siena-Arezzo-Livorno, lista Fratelli d’Italia.
“Gettare le basi per una crescita economica sostenuta e duratura del sistema nazionale – commenta Fabrizio Rossi -, è l’unica strada per garantire il benessere dei cittadini e migliorare i fondamentali dell’economia italiana, così da sostenere chi fa impresa e crea ricchezza e posti di lavoro in Italia, supportando la riconversione di attività in difficoltà in settori che valorizzano il “Marchio Italia”, quale punto di forza della nostra economia”.
“Occorre puntare sulla così detta “economia blu” – prosegue Fabrizio Rossi -, cioè su l’eccezionale collocazione geografica dell’Italia: una vera e propria piattaforma naturale nel Mediterraneo, mettendo a sistema tutte le filiere economiche connesse ai nostri mari, dalle attività portuali, alla logistica, alla nautica, alla pesca, ecc., sostenendo e proteggendo nel contempo il tessuto produttivo incentivando la rilocalizzazione delle attività produttive in Italia e disincentivare le delocalizzazioni, contrastando con determinazione la concorrenza sleale e le pratiche elusive del trasferimento delle sedi aziendali nei cosiddetti paradisi fiscali europei”.
“Occorre razionalizzare il sistema degli incentivi agevolati alle imprese. Non è possibile oggi che tra quelli nazionali e regionali ci siano oltre 1.400 tipologie di interventi. Occorre inoltre, agevolare l’accesso al credito da parte di piccole e medie imprese, potenziando se necessario il Fondo di garanzia per le Pmi, così da favorire la crescita delle piccole e medie imprese”. Norme e burocrazia per le aziende, da semplificare, così da ridurre e velocizzare gli adempimenti, sino ad introdurre la piena e immediata compensazione dei crediti che queste ultime vantano nei confronti della Pubblica amministrazione, con debiti tributari e contributivi” conclude Fabrizio Rossi.