GROSSETO – “Il caro energia colpisce pesantemente non solo le grandi industrie, ma anche tutte le piccole imprese artigiane, colonna portante del sistema economico italiano”. Confartigianato Imprese Grosseto ha raccolto la testimonianza di due realtà grossetane, che denunciano una situazione, diffusa purtroppo tra tutti i ristoratori, commercianti e artigiani, che in estate hanno ricevuto bollette triplicate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
“Confartigianato ha chiesto al Governo l’azzeramento degli oneri generali di sistema per luce e gas – spiega il direttore Mauro Ciani –la proroga del credito d’imposta sui costi di elettricità e gas per le imprese non energivore e non gasivore; la riforma della tassazione dell’energia, che tocca, oggi, il 51% della bolletta. Abbiamo chiesto inoltre che venga fissato un tetto europeo al prezzo del gas e sia recuperato il gettito calcolato sugli extraprofitti, per non aggravare la situazione del bilancio pubblico. Misure urgentissime perché le nostre aziende non sono nella condizione di affrontare questi aumenti, che vanno oltre ogni possibile previsione. Ricordiamo che Confartigianato ha anche uno sportello energia e un consorzio di acquisto. Lo sportello garantisce una funzione di consulenza, verifica e dà indicazioni su eventuali opportunità agevolative, mentre il consorzio di acquisto Cenpi consente di abbassare il costo dell’energia elettrica. In questo momento non basta sollevare il problema, ma dobbiamo lavorare tutti insieme per trovare delle soluzioni”.
“Gli aumenti spropositati sono iniziati da gennaio – si sfoga Alessandro Beri titolare del Bagno Nettuno di Marina di Grosseto – l’ultimo esempio eclatante è la bolletta di luglio, che è passata da 3.800 euro dello scorso anno a 11.700 di quest’anno, praticamente i costi sono triplicati. Ora attendiamo con preoccupazione la bolletta di agosto che non sarà certo più bassa di quella del mese precedente. Una situazione pesantissima da sostenere, soprattutto per un’attività come la nostra, che fa ristorazione per 10 mesi all’anno, compreso il periodo invernale. Stare aperti d’inverno, almeno il sabato e la domenica, era un modo per garantire un servizio minimo alla comunità, visto che la maggior parte delle attività sono chiuse fuori dalla stagione estiva a Marina di Grosseto. Ora sto pensando seriamente se è il caso di ridurre i mesi di apertura del ristorante rispetto agli anni scorsi. La cosa assurda è che lo Stato ci mette del suo: in bolletta aumentano non solo i costi dei consumi, ma tutte le altre voci, anche l’Iva e le spese accessorie. Un’attività come la nostra non ha margini per ridurre i consumi: quando il ristorante è aperto non possiamo spengere i frigoriferi o i congelatori e neppure possiamo fare a meno dei fornelli per cucinare. Spero che vengano presi provvedimenti adeguati anche perché così non si va avanti”.
Anche i panificatori sono allo stremo: in questi mesi nonostante gli aumenti delle materie prime hanno tentato di congelare i prezzi ma non sarà possibile continuare così.
“A giugno 2022 il costo di sei barattoli di pomodori da due chili e mezzo era 11 euro e 90 adesso li pago 20 euro. – spiega Marco Coppola uno dei soci di Panificio ‘900 di Grosseto – Più evidente è l’esempio delle farine, il cui costo è raddoppiato passando dai 30 centesimi al chilo a 65-70 centesimi. Tanti prodotti iniziano a non essere reperibili e tocca fare le scorte in magazzino, costringendoci a spese anticipate, a prezzi molto più alti rispetto ai mesi precedenti. Sta aumentando il costo dei macchinari, senza parlare di luce e gas, che sono triplicate. Fino ad oggi abbiamo cercato di non alzare il prezzo del pane che è un bene di prima necessità, ma adesso è davvero dura e gli aumenti saranno inevitabili. Non vedo soluzione anche perché rateizzare la bolletta di luglio serve a poco, sapendo che quella di agosto sarà altrettanto pesante. Con Confartigianato stiamo cercando di accordarci con un unico fornitore per tutti i panificatori, chiedendo che ci garantisca un prezzo più basso e soprattutto bloccato per i prossimi mesi. Ma non è facile trovare fornitori che riescano a fare promesse di questo genere, perché la situazione è in continua evoluzione. L’unica via da seguire è ridurre gli sprechi, preparare molto su ordinazione anche a costo di non accontentare tutti i clienti, perché non ci possiamo permettere di arrivare a sera con i prodotti da forno che avanzano, come facevamo prima. Stiamo cercando di ridurre le consegne per risparmiare sul carburante e abbiamo sostituito i vassoi con le ceste per risparmiare anche su quelli. Insomma una situazione assurda.”
In questa momento difficile Confartigianato “ribadisce l’importanza del Consorzio Cenpi, acronimo che sta per Consorzio Energia Piccole Imprese a cui possono aderire tutti le aziende con partita iva e anche le famiglie per il consumo domestico di energia elettrica. A Grosseto hanno aderito 2mila utenze. Cenpi, come ogni altro consorzio energetico, recepisce energia elettrica e gas al miglior prezzo sul mercato. Lo sportello energia di Confartigianato ha un addetto, Gianluigi Ferrara, e svolge una funzione di verifica, raccolta, simulazione e anche di consulenza laddove ci possano essere delle opportunità legate ai bonus energia, per famiglie e aziende”.
Info su Cenpi e sportello Energia: Gianluigi Ferrara 333 841 8381