GROSSETO – “La piaga dei cinghiali e dei predatori che fanno chiudere aziende agricole e stalle, i cambiamenti climatici, il rischio salinizzazione ed il piano invasi, la difesa del Made in Italy e l’etichettatura obbligatoria, la lotta al nutriscore ed il cibo sintetico che minacciano il sistema agroalimentare del paese e gli impegni sul Pnrr da portare avanti”. Faccia a faccia nella sala convegni nella sede di Coldiretti Grosseto con i candidati ai collegi locali nei collegi uninominali e plurinominali alle elezioni del prossimo 25 settembre a cui l’organizzazione agricola ha chiesto un formale impegno al nuovo Governo per raggiungere entro 100 giorni i cinque obiettivi contenuti nel documento-manifesto.
Tutti i candidati che hanno partecipato all’iniziativa di Coldiretti Grosseto lo hanno sottoscritto: Mario Lolini (Lega), Fabrizio Rossi (FDI), Caterina Biti (PD), Luca Giacomelli (M5S), Marco Simiani (PD), Roberto Berardi (Forza Italia), Silvio Franceschelli (PD). I cinque punti sono stati illustrati ai candidati dal Presidente regionale e delegato confederale di Grosseto, Fabrizio Filippi, dal direttore provinciale, Milena Sanna e dal direttore regionale, Angelo Corsetti.
“Questo incontro è l’occasione, per molte aziende agricole di ascoltare e toccare con mano le proposte dei candidati e dei partiti – ha spiegato il presidente Fabrizio Filippi –. Oggi abbiamo voluto guardare in faccia chi domani potrebbe essere chiamato a rappresentare questo territorio importante per l’economia e l’occupazione locale e regionale. La sottoscrizione del documento da parte di tutti i candidati che hanno partecipato all’iniziativa è solo il punto di partenza di un lavoro che il nuovo Governo dovrà affrontare sin da subito per dare una soluzione definitiva a problematiche che ancora non hanno avuto risposta come gli ungulati ed i predatori. L’agricoltura deve tornare al centro dell’agenda politica. Se il nostro paese vuole avere un futuro deve conquistarsi la sovranità alimentare ed energetica con scelte chiare e decise. Non ci possiamo permettere di perdere altro tempo”.
Le 5 priorità dei primi 100 giorni del Governo
1) Difendere l’agricoltura italiana con l’istituzione del ministero dell’agroalimentare: dalla legge di bilancio ai 35 miliardi di euro di fondi europei da non perdere
2) Europa: no al Nutriscore, no al cibo sintetico e no al Mercosur, sì all’origine in etichetta, sì alla sostenibilità e sì alla ricerca
3) Pnrr: la chiave per la sovranità alimentare, energetica e logistica italiana
4) Stop cinghiali: difendiamo cittadini e agricoltori
5) Invasi: acqua e energia sostenibile per l’Italia
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