GROSSETO – Aveva dichiarato di essere nelle condizioni reddituali per aver diritto al pubblico patrocinio a spese dello Stato per una sua precedente causa.
L’uomo, 37 anni, residente a Grosseto, e il fratello, entrambi senza lavoro, assistito dall’avvocato Thomas Vignoli, avevano fatto la stessa richiesta, ma mentre quella del fratello, che viveva con lui e il resto della famiglia, era stata accolta, la sua era stata respinta.
Secondo quanto dichiarato aveva percepito un reddito pari a 4.272 euro, mentre, nel 2017 il saldo attivo dei conti intestati ai familiari conviventi era pari a 41.395 euro.
Per questo motivo era accusato di falso.
In realtà il giudice Sergio Compagnucci lo ha assolto perché l’accusa di falso non sussiste. Non c’era dolo nel suo comportamento visto che era stato lui stesso, nella massima trasparenza, a presentare la documentazione.