GROSSETO – Contesta ogni addebito contro il proprio operato, e si dice costretto a rivolgersi agli avvocati se la società non farà dietrofront. Così Luigi Cinelli, Ad del Grosseto, risponde alla lettera del presidente che lo sospendeva dal proprio ruolo.
«Non ho mai tenuto la condotta da voi citata – afferma Cinelli -, ho tutelato la società e la persona del mio presidente dalla presenza di illustri sconosciuti. Mai prima d’ora ho subito richiami, scritti o verbali, come ben sapete. Chiedo che immediatamente sia ritirato tale ingiustificato provvedimento a mio carico, frutto della fantasia ed impreparazione professionale di chi lo ha sottoposto al mio illustre presidente, anche perché privo di ogni fondamento giuridico».
«Il presidente di una società dotata di un consiglio di amministrazione, ha poteri di rappresentanza, ma i poteri di gestione interna e coordinamento sono del Cda, pertanto nessuna delibera mi è pervenuta con adduzioni da voi addebitate e, soprattutto, con decisioni di revoca del mio mandato» prosegue la nota.
«Per tutto quanto sopra premesso, in assenza di vostro immediato dietrofront, mi vedo costretto a dare mandato ai miei avvocati di tutelare le mie ragioni sia in sede civile che presso gli organi di Figc. Sono stato obbligato, da lei presidente, a risponderle qui, pubblicamente, come ha fatto lei, ledendo la mia immagine pubblica di persona seria, corretta, ed infine di professionista per l’incarico dal Cda assegnato».
Poi Cinelli conclude con una sorta di lettera al presidente Nicola Di Matteo:
Caro Presidente,
È sinceramente difficile per me credere che possa esser vero ciò che mi ha scritto in quel “suo” irrituale provvedimento… Lei mi ha sempre stimato, chiamato, incoraggiato e motivato a darle una mano, quando un mese fa volevo lasciare… ricorda? Lei davanti ad altri colleghi (c’erano ancora Quistelli e Nacciarriti), mi abbracciò pubblicamente, dicendomi “Non te ne puoi andare così, mi devi stare vicino Gigi, vengo a riprenderti a casa ad Ascoli se vai Via…” Ricordi? Volevi tempo!
I motivi di quel mio sfogo, sono ben noti a tutta la nostra piccola famiglia societaria, ma chissà come, le notizie all’esterno viaggiavano alla velocità della luce!
Quei motivi, mai risolti, li porto ancora dentro di me. Io fondamentalmente ti capisco, hai investito, e pure tanto, hai un grande cuore con tutti, ma devi ricordarti anche di chi si spende tutti i giorni per te e che ha determinato una società (oggi evidentemente in grado di essere collocata sul
mercato vendibile), con un assetto, un management, con delle idee, con relazioni attivate personali e non con istituzioni pubbliche e private, ma soprattutto in Federcalcio, Lega Pro, Lnd, che ho personalmente messo a tua disposizione. Vendere può essere una soluzione, per carità, specie se non hai più stimoli, ma dare un futuro sociale a questa società è un tuo preciso dovere di uomo buono come sei.
Dal 30 maggio collaboro ininterrottamente in presenza con l’US GROSSETO 1912 srl, 10.654 Km percorsi con la mia auto personale, non aziendale, la mia, con spese a mio carico, spese di vitto quasi all’80% a mio carico, e mi fermo qui. Tre mesi e mezzo quasi di lavoro.
Relazioni intraprese ovunque necessario, a Roma – Firenze – Grosseto. Domanda di ripescaggio Lega pro perfezionata nello strutturale federale lega Pro a Firenze e Covisoc Figc Roma. Il tutto fatto con il nostro Team presidente, quello invincibile, che purtroppo Marco Nacciarriti, ora, ha scelto di lasciare.
Siamo Orfani oggi di una grande figura, umana e professionale, un amico vero per me Marco.
Avviato il processo di riorganizzazione. Approntato a cura mia esclusiva lo sponsor tecnico con Kappa con il distributore ufficiale Gg team wear, con un contributo economico mai visto in serie D.
Vale o no, qualche relazione passata del sottoscritto, eh presidente? tutto di corsa, di fretta, non c’era mai abbastanza tempo, ma alla fine anche lì, fatto. Poi il ritiro, il grand hotel Elite di Cascia da serie A. “Gigi – mi dicesti -, mi abitui male, ma siamo già in A? Tu mi fai sognare” mi dicesti, ricordi? E poi il fotografo professionista, Giuseppe Bellini, mio amico d’infanzia, ogni domenica e sabato, ora in A a fotografare attimi dei campioni, tutto gratis, per il mio presidente, poiché io gli voglio bene, nonostante tutto. Poi lo scovare dei posti letto, case a Grosseto zero in agosto, e lì con Rinaldo siamo stati bravi ancora. Solo come un cane a Roselle stavo, tutti i nostri impegnatissimi nel ritiro di Imola, ad Imola c’era tutta la Società. Ds, segretario generale, dg, e pure il team manager. Pensa se tu mi avessi “sospeso” lì, in quel periodo, a Roselle, senza nessuno e con la squadra che è arrivata con tre letti da trovare, cuoco inventato dal cilindro, e erba da tagliare al campo con le ferie e senza la cosa più importante. Ma alla fine lì ci ha salvati “San Alberto”. Gli amici diventati tali su Grosseto con me, bagaglio di valori e di umanità, con spirito di volontariato, che persone, che cuore, Rinaldo, Cristian, Morena, Sonia, Fausto, e tutti i nostri meravigliosi dipendenti.
Suvvia come dicono i toscani in Maremma, son mia grullo io, non sono diventato scemo da prendere i tuoi rimbrotti e perché? Mi son vestito mai da pagliaccio, tale da arrecare danno alla Società?
E poi me lo avresti detto con affetto, e non così se qualcosa non andava, ma poi ho pensato: mi hai sospeso, mi vuoi bene, mi ha visto stressato, mi fai riposare, o magari vuoi che lavori in silenzio, come sono solito fare, per regalarti magari tra pochi giorni il mio regalo più grande, che desideri, chissà che non riesca a sorprenderti ancora.
Oggi al centro di Roselle osservavo la ditta che abbiamo scovato, grazie a Fausto, impagabile il mio amico Fausto, tutto era già pulito ed ordinato nel pomeriggio, poi finalmente, grazie alla professionalità della ditta e la macchina nuova, l’erba secca ed il taglio, sono state aspirate alla perfezione.
Ti voglio bene pres. Fammi tornare, mi manca tanto Roselle… e il DG.
Con affetto, il tuo amico Gigi.