GROSSETO – Otto giorni di ”Summer school” in Maremma, da sabato 3 a sabato 10 settembre, in visita ai luoghi simbolo della conservazione della natura, ai paesaggi più caratteristici e alle strutture più efficienti. Tra queste, anche il Museo di storia naturale della Maremma di Fondazione Grosseto Cultura.
È l’esperienza di un gruppo di 30 studenti universitari dell’Università di Hildesheim, provenienti da 9 Paesi e accompagnati dal docente Martin Sauerwein, impegnati nella Summer school ”Nature conservation, ecosystem restoration and ecosystem services in traditional cultural landscapes” (Conservazione della natura, restauro degli ecosistemi e servizi ecosistemici in paesaggi culturali tradizionali), finanziata dall’ente tedesco Daad (Deutscher Akademischer Austauschdienst – Servizio Accademico per lo Scambio Accademico) e patrocinata dalla Società botanica italiana e dalla Società di scienza della vegetazione, organizzata dall’ateneo di Hildesheim con il contributo didattico dei due esperti Stefan Zerbe e Gianmaria Bonari della Libera Università di Bolzano.
Il tour maremmano degli studenti è stato ricco di esperienze: hanno avuto l’opportunità di visitare – tra le principali tappe – il Parco della Maremma, il Parco nazionale delle Colline metallifere, la Diaccia Botrona, la Riserva naturale Duna Feniglia, il Centro ricerche Crisba dell’istituto Leopoldo II di Lorena e l´Ente terre regionali toscane.
«Una vacanza studio all’estero, per uno studente, è sempre un’esperienza indimenticabile – dichiara il direttore del Museo di storia naturale della Maremma, Andrea Sforzi – e siamo davvero orgogliosi di rientrare fra le tappe d’eccellenza del nostro territorio, e dunque meritevoli di una visita. È la dimostrazione concreta dell’apprezzamento e del valore del nostro lavoro: non solo tra i visitatori, come possiamo constatare ogni giorno, ma anche all’interno della comunità scientifica internazionale. Ringraziamo gli organizzatori, i colleghi e naturalmente gli studenti, con i quali confidiamo di poter mantenere un contatto anche in futuro».