GROSSETO – «Siamo per il rigassificatore, per i termovalorizzatori e per le infrastrutture» così Stefano Scaramelli, candidato per il Terzo polo (Azione e Italia viva) alle prossime elezioni politiche del 25 settembre rivendica la chiarezza della coalizione di cui fa parte in merito a temi caldi.
Una chiarezza che Rinaldo Carlicchi, coordinatore provinciale di Italia Viva, contrappone a quanto avviene negli altri schieramenti.
Oggi è stata inaugurata la sede del comitato elettorale, in via San Martino a Grosseto. Occasione per presentare ufficialmente i candidati: Davide Vivaldi (collegio uninominale del Senato) Stefano Scaramelli (collegio uninominale alla Camera) Benedetta Frucci, Giuseppe Monaci, Isabella Martini (collegio plurinominale proporzionale della Camera).
«La sinistra e la destra si stanno radicalizzando in un posizionamento surreale: la sinistra sta pensando di strumentalizzare la sofferenza delle persone e non sta dando risposte; è fuori dalla storia con le proposte di Fratoianni che è un leader fuori dall’attualità. La meloni sta manifestando la propria preoccupazione: basta vedere con che aggressività sta affrontando questa campagna. Noi – prosegue Scaramelli – siamo l’area liberaldemocratica che su questo collegio prova a vincere».
Secondo Scaramelli questo che comprende anche Grosseto «È un collegio contendibile. Molte persone, tanti giovani si stanno avvicinandosi a questo progetto: l’obiettivo è arrivare corpo a corpo all’ultima settimana e dimostrare che nel territorio ci siamo. I movimenti e partiti del Terzo polo si stanno amalgamando: siamo presenti, il progetto sta piacendo, diamo tranquillità al mondo del lavoro e all’impresa. Questo collegio può essere vinto e potremmo eleggere due o tre deputati e senatori in tutta la Toscana».
Sempre secondo Scaramelli «In Toscana il risultato sarà straordinario e a livello nazionale saremo in doppia cifra: la toscana è chiamata a raddoppiare il dato nazionale».
Poi Scaramelli parla dei progetti: «Proporremo una legge speciale per le città del mare, e questo sarà un elemento di innovazione che interessa non solo Grosseto, ma anche Capalbio, Orbetello, Castiglione della Pescaie e Follonica. Tutte le realtà di mare in cui saranno assegnati poteri speciali per i sindaci e opportunità uniche per dare vantaggi ai cittadini» per quanto riguarda l’interno, invece «vogliamo raddoppiare le risorse».
Se le cose dovessero andare come predice il Terzo polo il voto del 25 settembre potrebbe cambiare gli equilibri politici anche in Regione. «Con il nostro rafforzamento chiederemo la verifica del programma di mandato politico a livello regionale. Giani dovrà rispondere prima di tutto ai cittadini toscani e non tanto alle segreterie di partito, anche perché, quando sarà finito il mese, sicuramente le segreterie saranno cambiate e Letta non sarà più segretario dopo la sconfitta che prenderà a queste elezioni. Noi saremo forti in Toscana e in grado di determinare l’agenda politica di questa regione».
Rinaldo Carlicchi scherza sul nome Terzo polo. «Non mi piace, presuppone che arriveremo terzi.e invece noi vinceremo i collegi».
«Siamo l’alternativa seria e riformista che troverete sulla scheda elettorale: serietà, competenza, idee e progetti. Io credo che l’elettorato sia sempre più fluido. Quel che dobbiamo riuscire a fare è chiedere agli elettori di avere fiducia in un modello nuovo, che porta al centro il progetto, non l’ideologia. Le coalizioni antagoniste sono invece due accozzaglie ideologiche. Carlo Calenda ha rinunciato a posti sicuri nel nome delle idee, ha preferito costruire un’alternativa seria. A Grosseto questa alleanza l’avevamo già testata e abbiamo corso con il nostro candidato sindaco Valerio Pizzuti con un buon risultato. Abbiamo visto la crescita del consenso attorno al nome di Calenda, Italia viva si è ricompattata sul territorio e vedo tanto entusiasmo».