GROSSETO – Il Partito democratico ha inaugurato questo pomeriggio, alle 18, il proprio gazebo elettorale in piazza Socci, a Grosseto. E lo fa parlando di agricoltura. Erano presenti i candidati dem Marco Simiani ed Enrico Rossi e la europarlamentare Camilla Laureti, membro della Commissione Agricoltura al Parlamento europeo.
“La campagna elettorale sta evidenziando un’esigenza – dice Simiani -: le persone vogliono e hanno bisogno di parlare di cose concrete, non di cose che non sono ad oggi accessibili o possibili. Noi abbiamo un compito: quello di accogliere chiunque a questo gazebo e ascoltarlo. Questo è sì un punto di informazione sul nostro programma, ma è anche e soprattutto un punto di ascolto, dove si può e si deve parlare delle cose che non vanno e dove ogni cittadino può avanzare le proprie proposte ed evidenziare problemi. È proprio questo il fine della campagna elettorale: ascoltare”.
“Le elezioni politiche 2022 sono indubbiamente un appuntamento straordinariamente importante per il nostro Paese dopo due anni di pandemia, una crisi energetica epocale, una guerra vicina e un’economia impazzita che travolge la vita delle famiglie – spiegano dal Pd -. Quattro ingredienti che ci stanno accompagnando e che portano con se ipoteche concrete sul futuro Governo. Il Partito Democratico è una forza consapevole e responsabile che crede sia necessario all’Italia un Parlamento ricco di competenza e capacità di governo che sappia compiere scelte e riforme a tutela di tutti i cittadini”.
“Grosseto e la sua provincia – proseguono i dem – non sono e non saranno esenti da questo tsunami e la fragilità generale è acuita dalla storica debolezza delle infrastrutture che ricade sulle imprese. È per questo motivo che il Pd vuole iniziare i venti giorni di campagna elettorale mettendo da subito i piedi in mezzo ai problemi”.
Come detto, l’iniziativa di oggi ha inaugurato il gazebo del Pd a Grosseto e ha aperto “una lunga sequenza di incontri pubblici che declineranno i temi principali che interessano la nostra area, la Toscana del sud e il rapporto con il resto d’Italia e di Europa”.