GROSSETO – “La Lega è pronta ad impegnarsi nel nuovo Governo nella lotta contro gli ungulati e contro i predatori lo farà al fianco dei cacciatori. Gli altri Pd e M5S, nei fatti, hanno dimostrato di essere lontani dalla soluzione dei problemi”.
Così Mario Lolini, candidato alla Camera nel collegio Toscana 2. “Il Partito Democratico – denuncia Lolini- ancora una volta dimostra la sua ambiguità sull’attività venatoria. In Toscana da una parte apre alla caccia di selezione al cinghiale per 365 giorni all’anno, poi per accattivarsi i voti degli agricoltori, gli dà la possibilità di effettuare i contenimenti senza la presenza di nessuna guardia, inoltre aumenta i piani di abbattimento delle squadre del cinghiale del 31 per cento. Dall’altra, però, si allea con i Verdi e Sinistra Italiana che chiedono la chiusura della caccia. Inoltre mantiene nella bozza dei regolamenti attuativi della Legge Regionale 48 art. 69, la norma che penalizzerà le squadre di caccia al cinghiale”.
Lolini entra nel merito proprio dell’art. 69 della legge regionale. “L’articolo fissa, per ogni distretto posto in area vocata- ricorda l’esponente della Lega- gli oneri a carico dei cacciatori per il risarcimento di eventuali danni causati dalla mancata realizzazione del piano stesso ed altre eventuali misure conseguenti il mancato raggiungimento degli obiettivi gestionali programmati. In pratica senza censimenti si aumentano indistintamente, senza nessun riferimento scientifico, i piani di abbattimento alle squadre, ponendo sulla loro testa la spada di Damocle del risarcimento dei danni e, dunque, un’incertezza di quanto un cacciatore, alla fine della stagione venatoria, dovrà pagare. Come si può pensare veramente di contenere i cinghiali se si prendono a schiaffi coloro che collaborano e si impegnano per raggiungere questo risultato? Il PD, evidentemente, o non si rende conto, oppure lo sa perfettamente, che in questo modo vengono disincentivati i cacciatori a segnarsi nelle squadre”.
“Aggiungo anche – prosegue Lolini- che Il Partito Democratico in Toscana, dopo la Legge Obiettivo continua nella sua cattiva e ambigua gestione dell’attività venatoria”. Sui predatori Lolini punta il dito sul Movimento Cinque Stelle. “Le aziende – sostiene- sono allo stremo e molte chiudono con rischi economici importanti, anche per i tanti caseifici toscani e, soprattutto, con l’abbandono dei terreni aumentano i rischi idrogeologici. In questi anni i Ministri grillini hanno sempre frenato su questo fronte, incapaci di distinguere la differenza tra un lupo e un ibrido e limitando al massimo i piani di contenimento. I risultati sono sotto agli occhi di tutti ed il mondo degli allevatori ne risente”.
L’appello di Lolini è chiaro: “Ai cacciatori dico guardate i fatti e non continuate a farvi prendere in giro da chi in realtà vuole mettere sempre più balzelli sul porto d’armi e vuol fare chiudere la caccia, agli allevatori assicuro che con un Governo di centrodestra forte la questione dei predatori verrà presa di petto”.