SCARLINO – Anche al porto di Scarlino arriva l’infopoint dell’associazione TartAmare.
Da lunedì 22 agosto, di fronte all’ufficio turistico del Comune, nella galleria commerciale della struttura portuale di viale Garibaldi al Puntone, sono presenti due pannelli informativi che forniscono importanti informazioni sui principali elementi che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza delle tartarughe marine. Nei cartelli si suggeriscono inoltre dei comportamenti corretti da mettere in pratica per rispettare il mare e tutti i suoi abitanti, salvaguardando l’ecosistema marino.
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il sindaco, Francesca Travison, l’assessore al Turismo, Silvia Travison, del Comune di Scarlino e la responsabile scientifica dell’associazione Luana Papetti.
TartAmare è un’associazione che si occupa della riabilitazione e della cura delle tartarughe marine, spiaggiate o trovate nelle reti dei pescherecci.
Nel 2021 TartAmare si è aggiudicata un finanziamento da parte di Tuscany Environment Foundation (Tef), fondazione che sostiene organizzazioni e associazioni locali impegnate nella salvaguardia e ripristino dell’ambiente in Toscana: con quel contributo, l’associazione ha deciso di creare degli infopoint con pannelli informativi sulle tartarughe marine da installare nei principali porti della Maremma, tra cui appunto quello di Scarlino.
«Per l’Amministrazione – spiega il sindaco Francesca Travison – è un onore oggi inaugurare questi due pannelli informativi di TartAmare, un’associazione che svolge un ruolo importante nella salvaguardia dell’ecosistema marino. Crediamo che il primo passo verso la tutela ambientale sia la sensibilizzazione dei cittadini su temi come quello che riguarda le tartarughe marine. Chi è informato può intervenire in prima persona per salvaguardare ciò che ci circonda. Scarlino da tempo fa parte anche del santuario Pelagos per la tutela dei cetacei, così come siamo impegnati nell’ottenimento delle certificazioni ambientali. Oggi compiamo un altro passo importante, che ci auguriamo sia solo l’inizio di una collaborazione continua con TartAmare».
La sensibilizzazione su argomenti che riguardano l’ambiente sta portando i risultati sperati. «Il progetto che riguarda Cala Violina – spiega l’assessore al Turismo, Silvia Travison – con la gestione controllata e puntuale degli accessi alla spiaggia sta dando i suoi frutti: l’obiettivo era ed è salvaguardare quel patrimonio di immenso valore naturalistico e con l’introduzione di questo progetto stiamo già ottenendo dei buoni risultati».
Prima dell’inaugurazione dell’infopoint, nello stabilimento balneare Mamai Beach, al Puntone di Scarlino, è stato organizzato un incontro informativo rivolto agli addetti ai lavori per promuovere le buone pratiche in caso di avvistamento delle tartarughe.
«Come centro di primo soccorso per tartarughe marine ci troviamo a soccorrere e curare spesso esemplari in difficoltà per essere rimasti intrappolati all’interno di reti da pesca, oppure feriti a causa dell’impatto con imbarcazioni – spiega la dottoressa Luana Papetti, responsabile scientifico del progetto di tartAmare – Quando si presentano questi casi capiamo che il nostro lavoro non può limitarsi solo a curare l’animale e liberarlo di nuovo in mare, ma deve arrivare in qualche modo a prevenire determinati eventi. Per questo abbiamo voluto fortemente l’installazione di questi pannelli informativi all’interno dei porti, luoghi frequentati da persone che già amano il mare e i suoi abitanti e che, grazie a questi infopoint, possono essere ulteriormente sensibilizzate e informate riguardo ai pericoli che minacciano questa particolare specie animale che popola i nostri mari, ovvero la tartaruga marina».
«La sfida di tartAmare infatti è quella di informare e sensibilizzare il maggior numero possibile di persone su quello che è lo stato di salute del nostro mare e degli organismi che lo abitano, cercando di proporre comportamenti corretti per approcciarsi nel modo migliore possibile a questo meraviglioso e fragile ecosistema. Posso dire con un certo orgoglio – afferma la dott.ssa Luana Papetti – che, ormai da anni, tartAmare è impegnata in un’attività di educazione ambientale che riguarda non solo gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado e i turisti che popolano le nostre zone durante la stagione estiva, ma anche, e soprattutto, coloro che per lavoro si trovano a stretto contatto con il mare e la spiaggia, ovvero Capitaneria di Porto, pescatori, balneari, lavoratori che si occupano della pulizia delle spiagge. Contestualmente alla bellissima cerimonia di oggi infatti, i biologi di tartAmare sono stati impegnati anche sul fronte dell’educazione e dell’informazione e, alle ore 17, subito prima dell’inaugurazione, si è tenuto un incontro di informazione/formazione per il riconoscimento delle tracce di tartarughe marine per balneari e operatori della ditta di pulizia della spiaggia presso il Mamai Beach. Questa informazione è molto importante per noi, perché tutte le persone che si trovano a vivere il mare e l’arenile, per lavoro o per piacere, se correttamente informate, possono darci un valido aiuto nell’individuazione di eventuali passaggi di femmine nidificanti o anche di piccoli tartarughini nati da nidi non individuati».
«Non dimentichiamo infatti – ricorda la dottoressa Papetti – che il Comune di Scarlino detiene un vero e proprio primato, in quanto proprio qui, nel 2013, fu individuato il primo caso accertato di nidificazione di Caretta caretta in Toscana. Il 10 ottobre 2013 infatti, furono avvistate sulla spiaggia sia tracce di emersione, sia piccole tartarughe appena uscite dal nido, che cercavano di raggiungere il mare. Per i presenti fu un’emozione indimenticabile, ma per gli esperti fu anche l’inizio di uno studio che non si è mai più interrotto e che ha portato a significativi risultati dal punto di vista della raccolta dati per la conoscenza scientifica di questa specie; Conoscenza che sta alla base della conservazione e della tutela. Fu un evento davvero eccezionale sia per la sua rarità, sia per l’attenzione che gli venne rivolta grazie soprattutto alla sensibilità dimostrata in quel frangente dal comune di Scarlino».
«Da non dimenticare infatti – conclude la dottoressa Papetti – il fondamentale contributo delle istituzioni, con le quali si è ormai creato un saldo rapporto di collaborazione, che ci permette di portare avanti il nostro progetto scientifico sulla tutela della tartaruga marina».
Anche il presidente di TartAmare plaude l’iniziativa.
«Per tartAmare è stato un importante traguardo quello di essere scelti da Tef – afferma Davide Petri, presidente di tartAmare aps – la fondazione ha capito perfettamente l’importanza che l’educazione ambientale e la sensibilizzazione rivestono nel progetto di tartAmare e, grazie al suo contributo, ci ha permesso di portare avanti questo aspetto della nostra attività, ma anche, allo stesso tempo, di continuare con la parte più operativa del nostro progetto, permettendoci di acquistare nuovi strumenti per poter proseguire al meglio con le nostre attività di salvaguardia delle tartarughe marine e di ricerca scientifica».