SCARLINO – «Sono passati molti mesi dal nostro preoccupato intervento sul futuro del Complesso Agricolo Forestale Bandite di Scarlino e sul conseguente stallo della gestione dell’importante delega regionale affidata al Comune di Scarlino; tutto ciò, ad oggi, invece di aver trovato una soluzione, si è arricchito di nuove indecorose puntate come una telenovela dove la protagonista è un’Amministrazione senza un minimo di capacità di visione e programmazione».
A dirlo sono i gruppi consiliari di minoranza Per Scarlino, PensiAmo Scarlino e Scarlino Insieme in una nota.
«È infatti di questi giorni l’approvazione della delibera di Giunta per le variazioni di bilancio e con un colpo di spugna, di fatto, vengono sottratte le risorse assegnate al personale dedicato al nuovo Ufficio Agricoltura, Caccia e Pesca del Comune di Scarlino, costituito solo pochi mesi fa e mai avviato».
«Ma ripercorriamo un po’ la storia di questa svilente telenovela – proseguono i consiglieri -. Nel febbraio scorso la Giunta Travison approvò una delibera dove si metteva mano al personale amministrativo delle Bandite di Scarlino, rimuovendo il Responsabile del Servizio per destinarlo ad altre attività, il famoso nuovo Ufficio Agricoltura, Caccia e Pesca. In quell’atto si parlava “di necessità di valorizzare le politiche agricole, ambientali, del mare, della caccia e della pesca” dell’esigenza “della costituzione di un ufficio dedicato a gestire zone importanti dal punto di vista agricolo e naturalistico; legato alla pesca, per le politiche condivise con gli enti del Golfo di Follonica e dell’Arcipelago toscano” ravvisando la necessità di modificare la macrostruttura Comune e istituire uno specifico ufficio dedicato alle materie di cui sopra».
«Tutto normale si potrebbe pensare, sennonché da subito il suddetto dipendente è stato mandato in ferie per più di un anno, ed essendo prossimo alla pensione, con la consapevolezza che il nuovo ufficio non sarebbe partito».
«Nel frattempo, le Bandite di Scarlino sono rimaste senza una guida. La mancanza di capacità amministrativa di questa Giunta leghista ha così creato un vuoto nella gestione che mette Le Bandite in condizione di assoluta precarietà. Il motto dei nostri amministratori è: prima si agisce, magari d’impulso, e poi si valutano i danni a posteriori: l’esatto contrario che dovrebbe fare un oculato amministratore della res publica».
«Successivamente viene quindi pubblicato un Avviso esplorativo con scadenza 10 marzo per coprire il posto vacante tramite una figura interna o, in assenza, con professionalità esterne. Avviso malamente andato a vuoto, infatti l’unica candidatura è stata ritenuta non idonea, con tempi biblici, soltanto il primo giugno. Si narra inoltre di tentativi di pescare in graduatorie di altri comuni non andati poi a buon fine, sicuramente per la poca appetibilità del posto “cat. D1 a tempo determinato per un anno”, insomma pochi soldi e scarsa sicurezza del lavoro in cambio di molte responsabilità. Fatto sta che la “delicata fase delle attività di gestione delle Bandite” per cui c’era l’assoluta urgenza di far ruotare il vecchio funzionario è durata parecchio e, purtroppo, è ancora in corso».
«A fine maggio con revoca parziale della delibera di febbraio, anche il mega-ufficio “Agricoltura foreste caccia e pesca” è divenuto meno impellente per la giunta leghista che lo ha liquidato “in quanto da non considerarsi strategico in questa fase critica di congiuntura economica sfavorevole post pandemica e bellica” (sic!) fino ad arrivare ad oggi con l’eliminazione delle risorse assegnate».
«L’argomento è serio ed importante – aggiungono i consiglieri -: l’Amministrazione Travison naviga a vista, fa un passo (sbagliato) avanti e tre indietro creando panico e profonda preoccupazione fra i dipendenti delle Bandite lasciati soli a se stessi e scoramento fra i cittadini, dilemmi dei quali ci facciamo portavoce preoccupati delle macerie che saranno lasciate alla fine di questo travagliato mandato. Il recente impegno del Pd locale che ha consentito il mantenimento della gestione al Comune di Scarlino con il ruolo di capofila tra i quattro comuni del comprensorio è stato reso vano da questa conclamata incapacità».
«Cara sindaca – concludono -, pensa di trarre le conseguenze a breve da questo caos magari con la messa in onda del finale di questa telenovela o ci dobbiamo aspettare altre puntate e colpi di scena sotto la regia della sua Giunta»?