FOLLONICA – Continua a crescere l’elenco dei “giganti vincolati”, ovvero il registro delle piante secolari della Toscana, veri e propri monumenti di biodiversità da tutelare.
Ad oggi nel Comune di Follonica sono quattro le piante inserite ufficialmente nel registro ma ne potranno entrare presto delle altre, proprio grazie a un censimento fatto lo scorso anno dall’amministrazione comunale tra le cittadine e i cittadini. La compilazione delle schede è stata resa possibile grazie alla convenzione tra la Regione Toscana e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Le attività di rilievo svolte dal Reparto Biodiversità di Follonica sono state condotte con il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti dell’Istituto statale di istruzione superiore di Follonica, nell’ambito del progetto di alternanza scuola lavoro 2021-2022.
Per albero monumentale si intende una pianta ad alto fusto che possa essere considera “come raro esempi di maestosità e longevità, per età o dimensioni, o di particolare pregio naturalistico, per rarità botanica e peculiarità della specie”. Sono inoltre monumentali quegli alberi che abbiano un riferimento particolare “ad eventi o a memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, documentario o delle tradizioni locali”. Rientrano poi in questa definizione anche i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale e gli alberi ad alto fusto inseriti in particolari complessi architettonici di importanza storica e culturale. E quando un albero viene inserito nell’elenco degli alberi monumentali l’abbattimento e le modifiche della chioma e dell’apparato radicale saranno realizzabili solo a seguito di specifica autorizzazione, inoltre la mappatura sarà utile ai fini del Piano Operativo, così da tutelare al massimo il verde cittadino.
Nell’albo regionale che integra quello nazionale, ci sono il Cipresso di Monterey e il Ginko del giardino della Forestale, il platano del Parco della Petraia e il magnifico fico del Casello Idraulico di via Roma.
Le nuove proposte follonichesi, che presto potrebbero quindi comparire nell’elenco ufficiale, riguardano invece il pino domestico di via delle Collacchie, il filare di cipressi calvi di via della Pace, il filare di cipressi mediterranei all’interno dell’area cimiteriale, la palma Washingtonia del giardino del palazzo Granducale, oltre alla sughera e al Leccio di via della Repubblica.
Un po’ di storia:
Fino al 2013 non esisteva una normativa nazionale che tutelasse gli alberi monumentali, la Regione Toscana tuttavia aveva già la sua legge 60 del 1998 per tutelarli. Si trattava di un elenco regionale compilato sulla base delle varie proposte dei Comuni che riconoscevano ad alcune piante criteri di monumentalità e ne chiedevano l’inserimento nell’elenco regionale.
Nel 2013 il Ministero dell’ambiente ha deciso di determinare a livello nazionale la definizione di albero monumentale quindi con la legge 10 del 2013 (articolo 7) ha dettato una definizione univoca di “albero monumentale” per tutta Italia.
Nel 2015 viene dato avvio alle operazioni di censimento sul territorio di tutta la Toscana, dopo una apposita convenzione sottoscritta dalla stessa Regione con il Corpo Forestale dello Stato, al fine di garantire ai Comuni il supporto tecnico necessario.
Nel 2017 arriva il censimento regionale e viene approvato il primo elenco nazionale che comprende tutti gli alberi monumentali d’Italia regione per regione.