GROSSETO – “L’ambulatorio radiologico del Distretto polifunzionale di Follonica chiude per 20 giorni, dall’11 a 30 agosto, a causa di una carenza di organico. La sanità maremmana verte in una situazione disastrosa”, queste le parole del segretario generale della UilFpl Sergio Sacchetti.
“Per colpa di questa chiusura – spiega Sacchetti -, chi necessita di radiografie o ecografie deve recarsi al Presidio ospedaliero di Massa Marittima o a quello di Grosseto, con notevole disagio per l’utenza ed un notevole sovraccarico lavorativo di queste strutture di riferimento”.
“La UilFpl Toscana Sud Est aveva in precedenza (14 luglio scorso) già segnalato che il personale della Radiologia del nosocomio di Massa Marittima, che, per inciso, presta servizio anche presso l’Ambulatorio radiologico del Centro polifunzionale di Follonica, si trova in una situazione cronica di carenza di personale medico e tecnico radiologico. Con l’arrivo della stagione estiva, si è verificato il consueto aumento dell’utenza dettato dall’arrivo dei turisti. Registriamo purtroppo che non sono però state prese (o, almeno, non ne vediamo ancora gli effetti) dall’Azienda sanitaria Toscana Sud Est, le sufficienti misure per affrontare l’emergenza estiva”.
“Si richiede pertanto un potenziamento “hic et nunc” delle unità lavorative mediche e professionali della Radiologia afferente al presidio ospedaliero Sant’Andrea che permette di coprire anche il centro di Follonica, che ora risulta chiuso per problemi di organico. Si ricorda che, da quello che ci risulta, l’Azienda sanitaria Toscana Sud Est ha inviato da tempo alla Regione Toscana il Piano triennale dei fabbisogni di personale (il Piano assunzioni), che però deve ancora avere il parere di approvazione da parte di quest’ultima. Ergo, non si può ancora assumere. Il tutto allo scopo di evitare il collasso, anzi, l’affondamento (“effetto Titanic”), ormai in atto, del sistema, e per tutelare il personale medico-tecnico-infermieristico ed ausiliario, onde permettergli di lavorare in sicurezza e serenità, garantendo i corretti e dovuti riposi e le ferie estive per scongiurare gli effetti del rischio clinico”.
“Ma la garanzia più importante è per la collettività, ossia per la buona cura per tempestive diagnosi e per un buon sistema sanitario per i pazienti/utenti che adesso, da quello che registriamo, sta annaspando in acque gelide (quelle del Titanic), ed è vicino all’annegamento”, chiude Sacchetti.