GROSSETO – Dovremo aspettare i sondaggi della prossima settimana per capire gli effetti delle scelte politiche degli ultimi giorni. L’indagine condotta da Swg per il Tg La7 uscita ieri, infatti, è stata svolta tra il 3 ed l’8 agosto. Il 7 agosto, però, qualcosa è profondamente cambiato in casa centrosinistra: il leader di Azione Carlo Calenda ha detto addio al Partito democratico, dopo l’accordo firmato nei giorni precedenti, rimescolando le carte delle alleanze.
Questa scelta, con molta probabilità, farà decadere anche il cartello “Azione +Europa”. +Europa, infatti, sembra intenzionata a rimanere nella coalizione del centrosinistra a fianco del Pd.
Questa premessa per sottolineare che i dati che andremo a vedere non fotografano a pieno gli effetti di questi cambiamenti nelle alleanze elettorali, soprattutto quello della fine dell’accordo tra Enrico Letta e Carlo Calenda.
Vediamo insieme i risultati. Continua, in base ai dati raccolti da Swg, il calo di consensi nei confronti di Fratelli d’Italia, che resta comunque il primo partito con il 23,8% (-0,4%). Stessa cosa vale per il Pd, al secondo posto da mesi, che cala di 0,4 punti percentuali fermandosi al 23,3%. Resta dunque invariata la forbice tra le prime due forze politiche del Paese, che è pari allo 0,5% a favore del partito guidato da Giorgia Meloni.
Facendo un’ipotesi sul calo di consensi a FdI e Pd:
- il calo di Fratelli d’Italia, più contenuto rispetto a quello della scorsa settimana (quando era pari al -0,8%) avvantaggia gli altri partiti del centrodestra: la Lega, in emorragia di consensi da settimane, torna a crescere, salendo al 12,5% (+0,5%), così come Forza Italia, che fa un balzo in avanti di 0,5 punti percentuali tornando all’8%. A differenza del partito di Matteo Salvini, il partito azzurro è in crescita da qualche settimana, da quando Silvio Berlusconi ha scelto di “far cadere” il Governo Draghi, aderire alla coalizione di centrodestra e ha iniziato la sua campagna elettorale proponendo pensioni a mille euro e la messa a dimora di un milione di alberi all’anno;
- il calo del Pd, invece, ha un sapore diverso che “sa” di scelte elettorali poco apprezzate da una parte dell’elettorato. La scorsa settimana, infatti, il Pd cresceva di 0,5 punti percentuali. Era nell’aria l’accordo con Azione +Europa, che si sarebbe realizzato martedì 2 agosto. Se il sondaggio di oggi non può ancora fotografare a pieno la reazione dell’elettorato dem alla rottura tra Pd e Azione (avvenuta due giorni fa), può comunque iniziare a dare un’idea sull’effetto degli accordi con Sinistra italiana di Nicola Fratoianni e I Verdi di Angelo Bonelli, da una parte, e con Impegno civico di Luigi Di Maio e Bruno Tabacci dall’altro, firmati sabato 6 agosto. Questo -0,4% potrebbe avere a che fare proprio con questi ultimi patti elettorali.
Rimanendo sempre nel mondo delle ipotesi, anche il calo di Azione +Europa (in questo sondaggio insieme, probabilmente per l’ultima volta) potrebbe essere causato dall’accordo dei dem con Fratoianni-Bonelli e Di Maio-Tabacci. E’ ragionevole pensare che l’elettorato (moderato) di Azione (più che quello di +Europa, ma staremo a vedere) non abbia apprezzato la scelta di Enrico Letta – fino a domenica alleato di Carlo Calenda – di fare accordi con la sinistra e con Di Maio. Lunedì scorso il cartello Azione +Europa cresceva dello 0,8%, questa settimana perde lo 0,3%.
A perdere sono anche Verdi e Sinistra italiana (-0,4%, 3,7%). Solo la settimana scorsa guadagnavano 0,5 punti percentuali (avevano appena formato la lista comune). Oggi, dopo il patto elettorale con il Pd, nell’aria da giorni e – come detto – firmato sabato scorso -, il cartello delle forze di sinistra perde 0,4 punti percentuali.
Cresce il Movimento 5 stelle, che passa dal 10 al 10,4%.
Tra gli altri partiti minori:
- Italexit con Paragone continua a salire (+0,1%) arrivando al 3,3% (ricordiamo che serve il 3% dei consensi per entrare in parlamento, soglia che, stando al sondaggio di Swg, Gianluigi Paragone potrebbe superare);
- Italia viva guadagna lo 0,1% in più, andando al 2,9% (sarà interessante osservare cosa accadrà nei prossimi giorni tra Matteo Renzi e Carlo Calenda);
- Impegno civico perde lo 0,3% dei consensi e si ferma all’1,4% (la scorsa settimana, con la denominazione Insieme per il futuro, cresceva di 0,2 punti percentuali. Adesso c’è l’accordo elettorale con il Pd);
- stabile all’1% Noi con l’Italia di Maurizio Lupi.
Nel sondaggio, non si è espresso il 38% degli intervistati (-2%).